Incantevole e romantica, Santorini è una delle mete preferite dalle coppie di tutto il mondo, che giungono sull’isola per trascorrere le loro vacanze ma anche per sposarsi o per passarvi la luna di miele. Ogni anno vengono qui celebrati più di mille matrimoni e il trend è in crescita. Santorini è l’isola romantica per eccellenza, grazie alle sue alte scogliere di mille colori che si gettano a picco nel blu del mare, ai caratteristici borghi di casette bianche arroccate sulle sue pareti scoscese e agli spettacolari tramonti che si possono ammirare dall’alto della caldera.
È davvero una delle più belle e suggestive isole del mondo, non solo per il fascino dei suoi pittoreschi precipizi, per il mito di Atlantide che ad essa è legato o per il contrasto tra il color cobalto del mare, il bianco della pietra pomice che ammanta l’isola e l’intenso nero della pietra lavica. Ciò che rende unica questa isola è il fatto che, nonostante richiami alla mente momenti di relax e romanticismo totale, Santorini sia, allo stesso tempo, uno dei più violenti vulcani presenti sulla Terra, un immenso museo geologico e vulcanologico, a cielo aperto.
Santorini è la più meridionale delle Cicladi e si trova a circa 140 km a Nord di Creta ed insieme all’isola di Christiana e al vulcano sottomarino di Kolumbo, forma un vero e proprio campo vulcanico. È costituita dalle tre isole di Thera, Therasia ed Aspronisi, le quali costituiscono l’anello esterno, e dalle due isole centrali di Palea e Nea Kameni. Si tratta di uno dei centri eruttivi più grandi del Quaternario, e le sue scogliere preservano le sequenze laviche e piroclastiche mostranti la lunga storia eruttiva del vulcano.
LA STORIA ERUTTIVA L’attuale e caratteristica morfologia dell’isola rispecchia la natura violenta dell’attività vulcanica che l’ha creata: Santorini è infatti una caldera, e più precisamente, una caldera composita, cioè risultante dal susseguirsi negli anni, di almeno quattro collassi. Si può dire che nel corso di milioni di anni si siano qui alternate delle fasi in cui l’attività vulcanica ha emesso materiale lavico e piroclastico che si è accumulato, ad altre fasi eruttive talmente violente che hanno portato al collasso dell’edificio vulcanico, smembrandolo e riducendolo ai minimi termini, modellando così quella che attualmente è la caratteristica forma a mezza luna, di Santorini. Sono passati milioni di anni da quando, per la prima volta, il magma ha raggiunto la superficie in questa zona, e ci sono volute migliaia di eruzioni per costruire l’attuale isola. Solo negli ultimi 400.000 anni ci sono state più di 100 eruzioni, alcune delle quali davvero potenti e altamente distruttive (eruzioni pliniane). L’ultima di queste, e la più catastrofica e famosa, è avvenuta circa 3600 anni fa, durante l’Età del Bronzo, epoca in cui l’isola ospitava una civiltà fiorente simile a quella Minoica, insediatasi a Creta. Questa tremenda eruzione, conosciuta come “Eruzione Minoica” ha immesso nell’aria ben 30 km cubi di magma sotto forma di pomice e cenere, che poi sono ricaduti ricoprendo l’isola e la sua civiltà, i cui resti sono tuttora visibili visitando gli scavi archelogici di Akrotiri, con uno strato di tufo bianco, alto diversi metri. È proprio questa catastrofe, connessa con il collasso dell’edificio vulcanico, che ha dato origine all’ipotesi del mito di Atlantide.
ATTIVITA’ STORICA Quello che forse molti non sanno, è che Santorini è un vulcano tutt’altro che spento: è attivo (anche se attualmente in una fase quiescente), e la sua più recente attività vulcanica ha creato le due isole che si trovano al centro della caldera: Palea e Nea Kameni. La prima, e la più vecchia, ha 2000 anni, mentre la seconda, che si è formata negli ultimi 435 anni, presenta le lave più recenti dell’isola, appartenenti all’eruzione del 1950. Entrambe le isole sono totalmente costituite da rocce vulcaniche e sono disabitate. ) Le numerose sorgenti termali e le fumarole attive nei crateri al centro di Nea Kameni ci ricordano che sotto la superficie, si trova attualmente incamerato il magma.
CRISI VULCANICA 2011-2012 In questo periodo, dopo 60 anni di quiescenza, il vulcano si è riattivato con un evidente sciame sismico ed una rapida deformazione radiale; questi parametri sono incrementati significativamente dal Gennaio 2011 al Febbraio 2012, e sono stati accompagnati da cambiamenti significativi delle composizione dei gas fumarolici. Alla fine del Febbraio 2012 si è assistito ad una loro graduale diminuzione, che ha poi portato, nel Maggio 2012, a declassare lo stato di emergenza ad un livello di post-crisi. La deformazione del vulcano e il verificarsi di numerosi terremoti sono stati connessi con l’arrivo di un flusso di magma al di sotto del vulcano, che ha gonfiato la camera magmatica sottostante, riempiendola di circa 10-20 milioni di metri cubi di materiale, e ha sollevato l’isola anche di 8-14 cm. Fortunatamente, in seguito a questo evento, non è seguita alcuna eruzione, anche se per lungo tempo gli studiosi hanno temuto che potesse concretamente verificarsi. La crisi vulcanica di Santorini del 2011-2012 è paragonabile ad altre avvenute in alcuni vulcani del mondo, ed è stato evidenziato che fenomeni d’incremento sismico e deformativo sono avvenuti altre volte, senza che poi si sia verificata un’eruzione (ad esempio come ai Campi Flegrei). Nonostante ciò, il risveglio di questo vulcano ha suscitato l’interesse della comunità scientifica internazionale e la preoccupazione delle istituzioni e della popolazione locale: lo scenario di una possibile eruzione in un’isola piccola e densamente abitata come Santorini, caratterizzata dalla carenza di infrastrutture designate per gestire un’eventuale emergenza, hanno fatto sì che si provvedesse ad un monitoraggio continuo e dettagliato del sistema vulcanico.
NON SOLO ROMANTICISMO Abbiamo appena visto come una delle isole più romantiche e suggestivi del mondo, sia stata creata proprio dalla forza distruttrice di potenti e violente eruzioni vulcaniche. La caldera e le nuove isole in essa racchiuse, portano con sé il fascino di una delle forze più spettacolari della terra. Se oggi, affacciandoci da una delle tante terrazze a picco sulla scogliera, possiamo rimanere estasiati dalla bellezza delle forme e dei colori dell’isola, è soltanto merito di madre natura. Talvolta la sua forza distruttiva crea spettacoli unici e da vita a luoghi incantevoli, che rimangono impressi nei ricordi di chi li ha visti e visitati. Lasciamoci perciò trasportare dalla piacevolezza del suggestivo panorama di Santorini, ma ricordiamoci sempre della sua storia e non sottovalutiamo mai la sua natura vulcanica.