Nastri di grafene dello spessore di un atomo, grazie alla loro capacita’ di condurre elettricita’, aprono la strada ad una rivoluzione dell’elettronica. Ad annunciarlo in un articolo pubblicato su Nature e’ un gruppo internazionale di ricercatori coordinato da Walt de Heer, della Scuola di Fisica presso l’Institute of Technology della Georgia negli Stati Uniti. Il grafene e’ una struttura cristallina di atomi di carbonio, a forma esagonale, che ha la caratteristica di essere distribuita su un solo piano, cioe’ bidimensionale invece che tridimensionale. Scoperta negli anni ’60, e’ la base di strutture come la grafite che puo’ essere vista come un multistrato di grafene.
Negli anni duemila il grafene e’ diventato sempre piu’ un materiale di grande interesse per i suoi molteplici usi, tra cui l’alternativa al silicio nei circuiti elettronici. “Questo lavoro dimostra che siamo in grado di controllare gli elettroni nel grafene in modi molto diversi, perche’ le sue proprieta’ sono davvero eccezionali”, ha dichiarato Walt de Heer. “Questo – ha aggiunto – potrebbe portare a una nuova classe di dispositivi elettronici che utilizzano tali materiali. Questi dispositivi sarebbero molto diversi da quelli che facciamo oggi con il silicio”.
I ricercatori hanno sfruttato la capacita’ del grafene di trasportare gli elettroni con poca resistenza anche a temperatura ambiente, una proprieta’ conosciuta anche con il nome di trasporto, o conduzione, balistica. Questa era una proprieta’ prima esclusiva di quei materiali detti superconduttori, i quali pero’ funzionando solo a temperature molto basse sono utilizzabili esclusivamente in applicazioni avanzate. Le proprieta’ di trasporto balistiche, simili a quelle osservate anche nei nanotubi cilindrici di carbonio, un’altra struttura di recente scoperta, superano le precedenti previsioni teoriche riguardo le caratteristiche elettriche del grafene. Si parla di un incremento di almeno dieci volte della conduttanza, cioe’ della capacita’ di muovere gli elettroni.