Un’altra grande giornata di emozioni nella regione russa del Krasnodar a Sochi per l’ottava giornata di gare. La mattina inizia con il super-G femminile di sci alpino, con i soliti problemi di temperatura alte già alla prime ore della giornata. Neve difficile e molle, rendono una gara impegnativa con ben 17 atlete che escono e non giungono al traguardo. Fra queste anche la Merighetti e la Marsaglia, che avevano fatto delle belle prove nei giorni scorsi. Segnaliamo il 10° posto di Nadia Fanchini. A seguire nella mattinata la staffetta 4×5 km di sci nordico femminile. Gran sole e caldo al Laura Ski Centre, ma come previsto non si superano i +12°C e oggi ci si ferma a +11,8°C, anche se oramai sono troppi i giorni di calo e questa mattina è stato necessario additivare con sali speciali la pista al dine di compattare un pò la neve. I sali per la pista dello sci nordico sono arrivati solo ieri dalla Svizzera e quindi sono stati utilizzati oggi per la prima volta. Una gara, quella di oggi, di cui si pensava che il risultato fosse già scritto, tanto che per i bookmaker non era più possibile scommettere per la vittoria della Norvegia, ma un Olimpiade è così e sono così gli sport invernali dove condizioni neve e materiali, possono sempre fare la differenza. Le azzurre in passato in questa staffetta hanno spesso agganciato un bronzo, ma nella storia non è mai arrivato qualcosa di meglio, ma le azzurre comunque erano sempre lì. A Vancouver l’Italia arrivò quarta. Purtroppo quest’anno, anche se ce lo si aspettava, è arrivato un 8° posto che è uno dei peggiori risultati per la nazionale alla olimpiadi, complice anche la rottura di un bastoncino per la De Martin in prima frazione. In ogni caso la gara è stata entusiasmante e la super favorita Norvegia arriva solo 5°, dopo una prova magistrale per la Svezia che in ultima frazione riesce a portare via l’oro a Germania e Finlandia. La giornata però poi, all’Iceberg Ice Arena dell’Olympic Park, si mette meglio per l’Italia e una strepitosa Arianna Fontana centra un’altra medaglia con un bel terzo posto nei 1.500 m di Short Track, che non sono la sua distanza preferita. La valtellinese, sempre sorridente, porta la 5° medaglia all’Italia che fa ben sperare per il proseguo dei giochi. A metà Olimpiadi abbiamo raggiunto, in numero, le stesse medaglie raccolte a fine giochi nel magro bottino di Vancouver 2010, manca però ancora all’appello l’oro. L’azzurra, nei prossimi giorni, deve ancora correre per i 1.000 metri e in staffetta e dunque incrociamo le dita. Giù a Sochi, o meglio nel sobborgo di Adler, dove c’è l’Olympic Park e dove si svolgono gli sport indoor, oggi si sono toccati i +20°C e questa temperatura, quasi estiva, ha avuto influenze anche sul ghiaccio, nonostante i palazzetti siano al chiuso. Il ghiaccio sta un pò “patendo” queste temperature esterne e non risulta facile agli atleti. All’Olympic Park però oggi era caldo per un altro motivo, perchè nel girone maschile di hockey si disputava la partita di USA-Russia, un match che va oltre lo sport, un match carico di storia. C’era grande attesa per questa partita, tanto che gli atleti russi questa notte non avevano dormito nel villaggio olimpico, ma avevano preparato la vigilia della partita in un Hotel di Adler. Putin ieri sera ha visitato la squadra per far sentire la vicinanza del Paese a questo importante incontro. La partita ha un precedente storico celebre, per il quale sono stati girati ben due film, è la partita del “miracle on ice”. Lake Placid 1980, un manipolo di studenti universitari americani, riesce a battere la nazionale russa che fino ad allora aveva vinto tutto, e che era considerata una vera e propria armata rossa. Erano i tempi della guerra fredda e grazie al goal di Mike Eruzione, italo-americano, gli USA batterono la Russia in una partita che è stato un pezzo di storia, non solo dal punto di vista sportivo. Oggi un altra storia, ma la pressione sul match è sempre elevata, anche Putin sugli spalti. Un match ricco di emozioni che non ha deluso coloro che l’hanno seguita al Bolshoy Ice Dome, o da casa dai 5 continenti. Partita in equlibrio, per la quale entrambe le nazionali avrebbero meritato la vittoria. 2:2 nei tempi regolamentari, ed solo dopo ben 8 shoot-out (rigori) che gli USA la spuntano. Nell’Hockey le olimpiadi sono sempre il vero termometro di questo sport, poichè anche tutti i professionisti dell’NHL scendono in campo per le rispettive nazionali. Per quanto riguarda le gare di oggi si conferma nel medagliere complessivo la testa della Germania, ma la Russia, dopo una partenza di giochi così così, recupera e aggancia il terzo posto dietro agli elvetici. Domani altra giornata intensa. Si inizia la mattina, alle 07:00 ora italiana, con il super-g maschile, anticipato di un’ora per via delle solite temperature elevate. Incrociamo le dita per gli azzurri! Al Laura Ski Centre è invece di scena la staffetta 4×10 km di sci nordico, gara che in passato ha dato tantissime emozioni allo sport italiano. Indimenticabile la vittoria italiana in Norvegia a Lillehammer 1994, dove gli azzurri batterono i patroni di casa davanti a 200.000 attoniti supporter norvegesi. Paragonandola al calcio sarebbe come vincere in finale di un mondiale contro il Brasile in casa loro. Oggi non ci sono i vari Di Centa, Fauner, De Zolt, Albarello, Zorzi e la Norvegia è veramente forte, ma le olimpiadi sono spesso imprevedibili. Da segnalare, sempre per domani, l’esordio del Team Jamaica per il bob, la simpatica nazionale caraibica, che è stata un pezzo di storia per gli sport invernali, celebrata da tanti spot e dal celebre film “4 sotto zero”. Meteorologicamente domani torneranno le nuvole e le temperature diminuiranno notevolmente, anche se non si prevedono nevicate o piogge. Lo zero termico finalmente scenderà a 2000 m, nelle ore notturne, anche se comunque si manterrà su valori piuttosto elevati. La buona notizia è che le temperature continueranno a scendere anche nei prossimi giorni, anche se non in maniera eccessiva. All’Olympic Park non si dovrebbe andare oltre i +12°C nelle ore ore centrali. Purtroppo la neve nel Moutain Cluster oramai è trasformata, dunque sarebbe auspicabile un pò di neve nuova, anche se ad oggi, fino alla fine dei giochi non sembra che questo avverrà.