Tempesta di neve sull’area di Tokyo, una volta erano molto più frequenti le grandi nevicate nella metropoli nipponica

MeteoWeb

1-15-2013_83876_lLo scorso fine settimana l’area metropolitana di Tokyo è stata interessata da una forte nevicata che ha provocato enormi disagi nella grande città nipponica. La nevicata, che a tratti ha assunto carattere di vera e propria bufera, ha letteralmente paralizzato i trasporti, con la cancellazione di centinaia di voli nel principale scalo aeroportuale. La nevicata ha purtroppo causato la morte di almeno 3 persone, mentre circa 500 sono rimaste ferite per gli incidenti provocati dal maltempo in Giappone. In alcuni quartieri di Tokyo, a fine evento, si registravano accumuli superiori ai 20-25 cm di neve fresca. Era da oltre 20 anni che sulla capitale giapponese non si vedeva cosi tanta neve. Ma in realtà bisogna tenere presente che negli ultimi 20 anni su Tokyo si è avuta una drastica riduzione della nevosità, tanto che il 2007 è stato il primo inverno senza nemmeno un solo fiocco di neve. Negli ultimi anni le visite della “dama bianca” si sono drasticamente ridotte. Le nevicate, nei mesi invernali, da Dicembre a Febbraio, non sono molto frequenti nella piana del Kanto, la grande area metropolitana di Tokyo, in particolare quando si manifestano con carattere di “blizzard”. Eppure fino agli anni 80-90 su Tokyo non erano poi così rare nevicate con accumuli superiori ai 20-25 cm.  L’ultima grande nevicata risale proprio al freddo inverno del 1994, quando su Tokyo caddero fino a 27 cm di neve fresca, caduti tutti in una volta, anche se fuse in dopo un giorno. Un pò simile alla grande nevicata di Roma del 1986.

Ma è il 1984 l’ultimo anno in cui Tokyo venne interessata da un evento nevoso davvero notevole. In quell’anno la più grande metropoli del Giappone venne sommersa da ben due tempeste di neve che lasciarono al suolo accumuli superiori ai 30-35 cm che resistettero per vari giorni, imbiancando la città per intere settimane. Nel caso della nevicate dello scorso sabato 8 Febbraio 2014, il transito di un intenso sistema frontale nei bassi strati, con un ben consolidato fronte freddo che si è allontanato molto rapidamente sul Pacifico nord-occidentale, ha favorito precipitazioni molto più diffuse e organizzate che si sono estese anche alle coste orientali di Honshù, solitamente sottovento alle Alpi Giapponesi, quando spirano gli intensi e gelidi venti da O-NO e NO, pronti a convogliare l’aria molto gelida di origini siberiane (proveniente dalla Repubblica di Jacuzia), dopo il transito obbligatorio sopra il mar del Giappone. L’apporto di masse d’aria molto umide, dal vicino oceano Pacifico, ha garantito precipitazioni molto abbondanti, che date le temperature scese appena sotto la soglia dello “zero termico”, hanno assunto prevalente carattere nevoso fino al piano. Ma a rendere la nevicata ancora più intensa si è aggiunto il forte vento, da Nord e N-NO, che ha spirato con raffiche che hanno superato punte di oltre i 70-80 km/h.

Solitamente durante gli anni della “Nina” in Giappone si verificano le nevicate più abbondanti. La “Nina” difatti determina un sensibile riscaldamento delle acque superficiali del Pacifico tropicale occidentale, nel tratto a sud dell’arcipelago giapponese. Questo intenso riscaldamento agevola la stagnazione di masse d’aria molto più calde e umide nel tratto di oceano poco a sud del Giappone. Le masse d’aria calde e umide della fascia tropicale spesso vengono costrette, dalle particolari configurazioni bariche, a salire verso le isole di Kyushu, Shikoku e il sud di Honshu, interagendo con le più fredde correnti, da O-NO e NO, che dall’altopiano siberiano scivolano verso il mar del Giappone e l’Hokkaido. Quando le differenti masse d’aria si scontrano fra di loro si generano intensi moti convettivi che agevolano la formazione di grandi corpi nuvolosi cumuliformi, carichi di precipitazioni, lungo la linea di confluenza. In questo periodo la linea di confluenza fra le differenti masse d’aria, a più riprese, si è attestata proprio tra il settore più meridionale del mar del Giappone e l’isola di Honshu, dove si sono verificate abbondanti precipitazioni che hanno assunto prevalente carattere nevoso fino alle coste occidentali dell’isola, scaricando metrate di neve fresca sulle aree montuose più interne.

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