Oggi “si può prendere la pizza confezionata, lasciarla sul tavolo per tre anni e sarà ancora commestibile”, ha detto Michelle Richardson, scienziato all’Army Natick Soldier Research, Development and Engineering Center (il dipartimento dell’esercito americano che si occupa di ricerca), che ha passato due anni sul progetto.
Una fetta di pizza al salame, contiene salsa al pomodoro, formaggio e altri condimenti che verrebbero assorbiti con il tempo dalla pasta, creando muffe e batteri, oltre a fargli perdere la croccantezza. I ricercatori si sono concentrati proprio sulla prevenzione di questo processo, usando ingredienti come zucchero, sale e sciroppi vari che possono legarsi all’acqua evitando che intacchi la pasta della pizza. E in futuro non è detto che l’alimento eterno non possa lasciare le caserme e arrivare sulle tavole di tutti i cittadini. Magari come alimento d’emergenza.
USA: inventata una pizza che si conserva per 3 anni senza congelarla
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