L’artista americana Zaria Forman ricrea splendidi paesaggi artistici, talmente realistici da togliere il fiato. Lo fa ad uno scopo ben preciso: obbligare l’osservatore a riflettere sul problema del cambiamento climatico. Le sue opere, con cui documenta la bellezza mutevole delle regioni colpite da un simile problema ambientale, richiedono sino ad un mese di lavoro per essere completate. La Forman ha persino guidato una spedizione artistica verso la costa nord-occidentale della Groenlandia appositamente per creare i suoi lavori ispirati alla geografia drammatica e non è l’unica ad avere una vocazione artistica in famiglia dato che sua madre, Rena Boss Forman, deceduta a causa di un cancro al cervello, era appassionata di fotografia. E’ proprio quest’ultima che Zaria ha voluto omaggiare tramite i dipinti, direttamente ispirati alla sua infanzia, ai viaggi con la famiglia nei luoghi più sperduti del mondo, in cui Rena cercava scrupolosamente i soggetti per le sue foto. Proprio in Groenlandia Zaria ha disperso, sotto il bagliore verde boreale, le ceneri della carissima mamma, in cima ad una torre di ghiaccio, sotto le stelle del Nord, rendendola così parte del paesaggio da lei così tanto amato.
Schizzi di onde che raggiungono il bagnasciuga, acque del mare cristalline, cascate che scorrono dalle rocce, iceberg dalle forme brillanti e lucide, ombre e increspature realizzate con strati di vernice per rendere i suoi paesaggi ghiacciati iperrealistici, in una continua sfida con se stessa. Tante le tecniche impiegate: pitture, gessi, vernici blu notte per rendere l’idea della profondità del mare, per raccontare il suo viaggio più importante ed emotivamente ineguagliabile in Groenlandia, o per descrivere una semplice gita in barca. Zaria dipinge le onde, il vento, le minacciose nuvole (presagio metaforico del cambiamento climatico); esponendo i suoi lavori sia negli Stati Uniti che in tutto il mondo. Oltre alle mostre, una serie di disegni sono serviti come scenografia per il balletto classico “Giselle” e dieci disegni sono stati utilizzati nella scenografia per la serie tv “House of Cards”. La speranza di Zaria Forman è che l’arte aiuti a comprendere più profondamente ogni crisi, trovando qualcosa di positivo anche in paesaggi così profondamente instabili per via del cambiamento climatico.
“Chasing the Light” e “The Maldives” sono due celebri serie di dipinti a pastello che rappresentano due tappe del viaggio dal Polo all’Oceano Indiano, in cui la Forman rappresenta l’innalzamento del livello degli oceani, partendo dalla sua origine, lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, fino alle piccole isole oceaniche, uno dei primi luoghi in cui manifesta le sue conseguenze. L’artista a cui piace guardare un temporale lontano nelle pianure desertiche occidentali, le piogge monsoniche del sud dell’India, la luce artica fredda che illumina le acque della Groenlandia, scatta foto, proprio come la madre scomparsa, fa piccoli schizzi e, tornata nel suo studio da luogo alle sue straordinarie composizioni di grandi dimensioni, aggiungendo strati di colore sulla carta, con sbavature realizzate con le dita delle mani per dar luogo a capolavori di bellezza incommensurabile che aiutano gli osservatori a riflettere sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente tramite l’arte.