Gli Stati Uniti invieranno un localizzatore di scatole nere per contribuire alle ricerche del Boeing 777 di Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo. Lo ha reso noto il comando delle Forze armate USA responsabili di Oceano pacifico e parte di Oceano indiano, prima che la Cina desse notizia che un suo aereo ha avvistato alcuni oggetti nella zona in cui le immagini satellitari ne avevano individuati negli scorsi giorni. Il Towed Pinger Locator viene trascinato sotto una imbarcazione che si muove a bassa velocità e ha una grande capacità di ascolto. Una volta che il relitto dell’aereo viene individuato può rilevare il segnale inviato dalla scatola nera fino a una profondità di 6.100 metri, spiega il comandante Chris Budde della Settima flotta Usa. L’invio del localizzatore, ha dichiarato, “è semplicemente un cauto tentativo di posizionare in anticipo strumentazioni e personale addestrato più vicino all’area delle ricerche, in modo che se il relitto sarà trovato saremo in grado di rispondere più velocemente possibile, perché la durata della batteria del pinger della scatola nera è limitata“. Sinora il relitto non è stato trovato e non c’è alcun segnale che indichi che l’invio del dispositivo non sia che un gesto preparatorio in vista della localizzazione.