La nave da guerra australiana Ocean Shield e un rilevatore aereo di scatole nere partiranno oggi da Perth, in Australia, per raggiungere l’area delle ricerche dell’aereo di Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo e inabissatosi nell’Oceano indiano. La zona che viene perlustrata è grande orientativamente quanto la Polonia e si trova a circa 1.850 chilometri dalla costa occidentale dell’Australia. “La nave parteciperà alle ricerche in superficie finché le macerie non saranno identificate con successo e a quel punto sarà individuata una zona per le ricerche subacquee”, ha spiegato il capitano della Marina Usa Mark Matthews, parlando con i giornalisti a Perth. A bordo della Ocean Shield ci saranno un rilevatore di scatole nere, un veicolo subacqueo che non prevede la presenza di equipaggio e un altro sistema di rilevamento acustico. Sempre oggi il premier australiano Tony Abbott ha annunciato che un ex capo della difesa, il maresciallo Angus Houston, guiderà a Perth un nuovo centro di coordinamento degli sforzi di ricerca internazionale. Abbott si è detto speranzoso sul fatto che possa emergere presto una traccia del volo MH370. Alle ricerche di oggi hanno partecipato 10 aerei e sul posto ci sono otto navi. Le imbarcazioni stanno provando a identificare gli oggetti avvistati negli ultimi due giorni dagli aerei. La zona delle ricerche si trova a circa due ore e mezzo di volo da Perth, consentendo dunque agli aerei circa cinque ore di tempo al giorno per le perlustrazioni. Finora nessuno degli oggetti recuperati è stato ricondotto all’aereo di Malaysia Airlines. Tre degli oggetti avvistati ieri dall’aereo cinese Ilyushin IL-76 sono di colore bianco, rosso e arancione, stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa cinese Xinhua. L’esterno del Boeing 777 scomparso era rosso, bianco, blu e grigio.