La polizia malese è entrata stamane nel complesso residenziale di Kuala Lumpur in cui vive il pilota dell’aereo Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo mentre volava tra la capitale malese e Pechino. Lo fanno sapere una guardia e diversi giornalisti locali, cui è stato impedito di entrare nel complesso. Le autorità avevano annunciato in precedenza che nel corso delle indagini è previsto anche di investigare sui piloti del Boing 777, ma non hanno diffuso alcuna informazione su eventuali progressi. Secondo gli esperti chiunque abbia disabilitato i sistemi di comunicazione dell’aereo e poi volato per ore deve avere un alto livello di conoscenze tecniche ed esperienza di volo. Una possibilità valutata come causa della scomparsa è che uno dei piloti volesse commettere suicidio e abbia trascinato con sé le altre 238 persone a bordo. La polizia malese aveva fatto sapere che stava verificando lo stato psicologico, la vita familiare e le relazioni del pilota Zaharie Ahmad Shah, 53 anni, e del copilota, Fariq Abdul Hamid, 27 anni. Entrambi sono stati descritti come persone rispettabili e non problematiche a livello sociale.