Aereo scomparso: 12 giorni di polemiche e false piste, vicenda sempre più misteriosa

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Dopo quasi due settimane di ricerche, potrebbe essere arrivata la svolta nella caccia ai relitti del velivolo delle Malaysia Airlines, scomparso l’8 marzo scorso con 239 persone a bordo.
Questa la cronistoria di 12 giorni di ricerche, speranze e nuove piste per le ricerche rivelatesi spesso sbagliate:
SABATO 8 MARZO – L’aereo sparisce dai radar del traffico aereo civile malese alle 01:30 di sabato notte, poco prima di passare al controllo vietnamita. Viene registrato dai ‘bip’ dei radar militari fino alle 02:15, ma questo avvistamento sara’ identificato solo qualche giorno dopo come il volo MH370. Dopo qualche ora dall’allarme, i vietnamiti individuano due enormi chiazze di petrolio vicino l’ultima posizione nota dell’aereo; ma i test di laboratorio riveleranno che si tratta di carburante perso da un cargo.
LUNEDI’ 10 MARZO – La Malaysia avvista due oggetti (tra cui una possibile zattera di salvataggio), ma si rivelano entrambi solo detriti in mare.
GIOVEDI’ 13 MARZO – I satelliti militari cinesi fotografano sospetti rottami nel Mar Cinese Orientale, ma non appartengono al Boeing 777.
MERCOLEDI’ 19 MARZO – Un giornale delle Maldive riferisce che gli abitanti di Kuda Huvadhoo avrebbero avvistato l’aereo che sorvolava l’isola a bassa quota l’8 marzo, ma le autorita’ di Male’ lo escludono.
GIOVEDI’ 20 MARZO – I satelliti australiani rilevano due oggetti – uno di una lunghezza stimata di 24 metri – nell’Oceano indiano meridionale. L’immagine viene definita “credibile”, e sul posto si sono gia’ diretti quattro aerei, una nave mercantile norvegese e una nave militare australiana in grado di recuperare tutti i detriti. Ma ci vorranno “2-3 giorni” per capire di che si tratta. Intanto l’aereo da ricognizione P-8 Poseidon della Marina americana impegnato nelle ricerche dei possibili resti nell’Oceano indiano del volo Malaysia Airlines 370 scomparso non ha trovato i presunti relitti segnalati dai satelliti e riprendera’ le ricerche domani: lo riporta in un tweet un giornalista della Abc News, David Wright, che si trova a bordo del velivolo statunitense.

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