Nuovi elementi sul mistero della scomparsa dell’aereo di Malaysia Airlines sembrano screditare la pista dell’incidente. Ieri sera due funzionari americani hanno dichiarato che due diversi sistemi di comunicazione dell’aereo sono stati spenti in momenti diversi, cosa che farebbe pensare fortemente a un atto volontario. Il sistema di trasmissione dati ha infatti smesso di funzionare all’1:07 di notte, mentre il transponder si è spento circa 15 minuti dopo, all’1:21.
I funzionari hanno inoltre ribadito che l’aereo avrebbe trasmesso segnali anche dopo aver fatto perdere le tracce: i segnali intermittenti indicherebbero che l’aereo ha volato ancora per 4 o 5 ore prima di precipitare nell’Oceano Indiano, mentre il Wall Street Journal continua a sostenere che possa essere atterrato.
E’ proprio nell’Oceano Indiano che si stanno estendendo le ricerche, come annunciato ieri dalla Casa Bianca. Una nave americana, un cacciatorpediniere USS Kidd dotata di elicotteri, sta infatti navigando verso il punto dove l’Oceano indiano incontra il Mare della Andamane.