Aerei di Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti hanno perlustrato senza alcun esito un’area dell’Oceano Indiano vasta 305mila km², alla ricerca del volo MH370: lo rende noto l’Autorità per la sicurezza marittima australiana. La zona in cui sono state condotte le ricerche si trova circa 2.600 chilometri a sudovest di Perth, sulla costa occidentale dell’Australia. Anche alle navi mercantili è stato chiesto di prestare attenzione a eventuali tracce del volo Malaysia Airlines, scomparso con 239 persone a bordo. Gli investigatori hanno ipotizzato la presenza dell’aereo in un’area racchiusa entro due giganteschi archi. Il radar dell’esercito della Malesia ha rilevato l’aereo per la prima volta nelle estremità settentrionali dello Stretto di Malacca alle 2.14 ora locale dell’8 marzo, cioè oltre un’ora dopo la partenza da Kuala Lumpur. È l’ultima posizione confermata. Un segnale fu poi inviato dal velivolo al satellite alle 8.11, suggerendo che in quel momento l’aereo si trovasse in un qualunque punto dell’arco che va dal Kazakistan all’Oceano indiano a ovest dell’Australia.