Per arteriosclerosi si intendono una serie di condizioni in cui le arterie si induriscono e perdono la loro elasticità. L’arteriosclerosi è maggiormente diffusa nei paesi industrializzati, in particolar modo tra le popolazioni anglosassoni che fanno largo uso di grassi animali e diete ipocaloriche. Come noto, il colesterolo è un particolare tipo di grasso indispensabile al nostro organismo per numerose funzioni. Ne esistono due tipi: uno buono che, come una sorta di spazzino, asporta dalle pareti delle arterie il colesterolo cattivo; quello cattivo che, se presente in eccesso, si deposita sulle pareti delle arterie, facendo perdere loro elasticità e formando una placca che col tempo si ingrossa, impedendo il passaggio del sangue, finendo col provocare la sofferenza di organi vitali quali cuore, reni, cervello.
FATTORI DI RISCHIO: Vari fattori aumentano il rischio di arteriosclerosi: età avanzata e sesso maschile (le donne sono colpite in misura minore e solo dopo la menopausa), familiarità (aver parenti prossimi che abbiano sofferto della malattia in età precoce (nei maschi <55 anni, nelle femmine <65 anni)) , dieta ricca di grassi, specie di origine animale, fumo di sigarette, livelli elevati di trigliceridi e colesterolo, scarsa attività fisica, eccessivo consumo di alcol, obesità, diabete, aumento della pressione arteriosa, esposizione frequente a stress, sedentarietà. Si tratta di fattori indipendenti, ossia che agiscono automaticamente l’uno dall’altro, ma se sono presenti più fattori, i loro effetti si sommano e il rischio aumenta in proporzione.
SINTOMI: Tra i sintomi più comuni: debolezza generale, minore resistenza, mal di testa, dolori al dorso, al torace, alle gambe, crampi, sensazione di freddo, stanchezza dolorosa. Inoltre, vertigini, insonnia, offuscamenti transitori della vista e formicoli alle estremità. Tra i sintomi psicologici: irritabilità, svogliatezza, perdita della memoria e depressione; pelle rugosa, muscoli che si assottigliano e ossa che diventano più fragili.
DIAGNOSI: Il medico, durante una normale visita, può rilevare i sintomi dell’arteriosclerosi (battito debole o assente nella parte del corpo sotto l’arteria ostruita, pressione minore nell’arto colpito, sibili udibili appoggiando lo stetoscopio sull’arteria, tracce di una massa pulsante nell’addome (aneurisma), ferite e lividi che stentano a guarire nella zona in cui la circolazione è insufficiente. A seconda dei risultati ottenuti, il medico può consigliare: esami del sangue, ecodoppler, indice caviglia-brachiale, elettrocardiogramma (ECG), test da sforzo, cateterizzazione cardiaca e angiografia; altri esami di diagnostica per immagini : ecografia, TAC (tomografia computerizzata) o angiografia con risonanza magnetica.
CURA E PREVENZIONE: La migliore cura per l’arteriosclerosi è la prevenzione, attraverso modificazioni dello stile di vita, seguendo una dieta povera di grassi saturi e di colesterolo, controllando periodicamente la pressione arteriosa e i livelli di lipidi, tenendo bassi i valori di glicemia, non fumando e svolgendo regolarmente attività fisica. Tra i trattamenti farmacologici, i più frequenti sono quelli con farmaci che riducono i livelli di colesterolo (statine), ma sono utili anche antiaggreganti, vasodilatatori, ipoglicemizzanti. La correzione chirurgica dell’ostruzione, quando necessaria, viene attivata oggi con tecniche mini-invasive, come l’angioplastica (associata o meno all’applicazione di stent) o con il classico by-pass.