La chiamano rapa rossa o barbabietola rossa, ma anche barba rossa o carota rossa. Ogni regione ha la sua denominazione preferita, una varietà più coltivata, un modo diverso di cucinarla, ma c’è una caratteristica che la rende facilmente riconoscibile: è una grande radice tondeggiante, carnosa, con una piccola radichetta finale, il cui tratto caratteristico è il colore che, a seconda del tipo, può essere rosso delicato o più forte, tendente al violaceo o al bianco; una colorazione particolare dovuta ad un pigmento naturale: la betanina. La barbabietola rossa è una pianta appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae il cui nome scientifico è Beta Vulgaris; caratterizzata da una fioritura biennale, con i fusti che possono raggiungere anche i 2 metri di altezza, e radici commestibili caratterizzate dal sapore dolciastro . E’ costituita per il 90% da acqua, ha un apporto calorico molto basso (20 kcal per 100 gr.), è ricca di sali minerali, tra cui fosforo, magnesio, calcio, potassio e ferro, per cui è utile per chi soffre di anemia e di pressione alta (ipertensione).
Gli effetti benefici delle barbabietole sembra dipendano da una reazione chimica molto complessa durante la quale i nitrati in essa contenuti vengono convertiti dai batteri della bocca in nitriti, sostanze che, una volta giunte nell’organismo, si trasformano in molecole fondamentali per il controllo della pressione sanguigna. Nel gruppo delle vitamine, la barbabietola si distingue per essere estremamente ricca di vitamina A, che aiuta l’abbronzatura stimolando la melanina della pelle; vitamina C per le scorte invernali di difese immunitarie e le preziose vitamine del gruppo B, tra cui la vitamina B2 o riboflavina, legata alla produzione di anticorpi e globuli rossi, che aiuta a produrre energia e il mantenimento del tessuto epiteliale della mucosa; la niacina o vitamina B3, che opera nel sistema digestivo, nella produzione di nuova pelle e aiuta il sistema nervoso a trasformare gli alimenti in energia; la vitamina B6, coinvolta nel metabolismo cellulare e nel funzionamento del sistema immunitario. La barbabietola rossa è ricca di fibre insolubili, efficaci nel mantenere la funzionalità del tratto intestinale e di fibre solubili, utili a controllare il livello di zucchero nel sangue e ad abbassare il colesterolo. In presenza di emorroidi, stitichezza, fermentazioni e putrefazioni eccessive, la rapa rossa è l’alimento rinfrescante per eccellenza; è ottima come diuretico, grazie alle saponine facilita l’eliminazione dei grassi in eccesso; contrasta il sovrappeso, depura l’organismo, è utile per rinforzare il sistema immunitario e le pareti dei capillari grazie all’azione combinata di antiossidanti e acido folico.
Consumata cruda (sotto forma di succo) è un vero concentrato di sostanze utili per la salute, tanto che nel 1983 alcuni ricercatori greci pubblicarono un articolo sulla rivista “International Journal of Cancer” sugli effetti favorevoli di una dieta che comprendeva la barbabietola rossa nella prevenzione del cancro del colon e del retto. Non sono stati comunque i primi a citarla, dato che già dal 1950 molti studiosi, soprattutto austriaci e tedeschi, hanno messo a punto estratti concentrati di molti ortaggi, il cui ingrediente principale era la barbabietola rossa, che venivano usati per curare varie patologie, come artriti, artrosi, osteoporosi, dermatiti. In commercio si trova sia cruda che già lessata e sottovuoto. Se l’acquistate cruda, occhio che non abbia macchie marroni o verdastre, se invece la prendete sottovuoto controllate la data di scadenza e l’integrità della confezione.
Grazie alla sua vivace cromaticità, viene utilizzata in particolar modo nei pastifici per creare “effetti speciali”, conferendo il caratteristico colore ai vari formati di pasta secca oppure nella preparazione di tagliatelle, risotti e puree di colore rosa, anche le uova sode avranno un guscio ben colorito se aggiungiamo questo succo all’acqua di cottura. Si può ricavare il succo dalle barbabietole semplicemente utilizzando un normale frullatore per spremute, ma è importante che la barbabietola venga frullata cruda, da abbinare con succo di mele e di carote, con il finocchio ed i carciofi, con succo d’asparagi e succo di cipolla. Il consumo di barbabietola rossa è consigliato in particolare a chi si sente stanco, influenzato, soffre di stitichezza o emorroidi, vuol migliore le sue funzioni epatiche o combattere le infezioni alle vie urinarie. E’ sconsigliato per chi soffre di gastrite (dato che aumenta la produzione di succhi gastrici), a chi ha problemi di calcoli ai reni (dato che barbabietole rosse sono ricche di ossalati) e ai diabetici (perché, soprattutto cotta, la barbabietola contiene zuccheri).