Cervello: la rete motoria strettamente connessa alla produzione della musica

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CERVELLOUno studio condotto da Caroline Palmer della McGill University getta nuova luce su come gli esseri umani percepiscono e producono i suoni e puo’ aprire la strada ad ulteriori approfondimenti sull’abilita’ dell’apprendimento motorio di proteggere la memoria e migliorare i deficit cognitivi correlati all’eta’: secondo la ricerca, la rete motoria del cervello aiuta le persone a ricordare e a riconoscere la musica che hanno eseguito in passato meglio di quella che hanno semplicemente ascoltato. “Il vantaggio sulla memoria che proviene dall’eseguire una melodia piuttosto che dall’ascoltarla soltanto e’ noto come effetto di produzione sulla memoria o ‘production effect’ on memory” ha spiegato la Palmer. “La scienza si e’ interrogata a lungo sulla natura di questo effetto, se fosse dovuto alla memoria motoria, come il riconoscere la sensazione di una particolare sequenza di movimenti delle dita sui tasti di un pianoforte, o semplicemente al rafforzamento dei ricordi uditivi, come ad esempio conoscere il suono dei toni di una melodia. I nostri risultati forniscono nuove prove a sostegno della prima ipotesi, ossia che le memorie motorie giochino un ruolo importante nel migliorare la capacita’ di riconoscere la musica quando e’ stata eseguita in precedenza“.

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