Dopo un aumento dell’attività sismica, l’istituto nazionale geologico SERNAGEOMIN ha innalzato il livello d’allerta del vulcano cileno Copahue. Nelle ultime ore il complesso sistema geologico ha fatto rilevare vari tremori, che potrebbero indicare un’intrusione magmatica nel sistema idraulico. In superficie, tuttavia, non si è ancora registrata alcuna attività insolita, a parte un aumento considerevole di emissioni di anidride solforosa, stimata in 2300 tonnellate al giorno. Questo supporta l’idea di un aumento magmatico nel condotto, anche se nella maggior parte dei casi queste situazioni non producono eruzioni superficiali. La protezione civile locale ha pubblicato un bollettino che indica un’allerta di tipo giallo per le aree più a rischio, in particolare per quelle adiacenti alla montagna. Tale allerta include anche la città di Alto Biobio, a 40 chilometri a ovest del vulcano, a causa della sua ubicazione allo sbocco di una vallata potenzialmente pericolosa per le colate di fango durante un’eruzione.