Il mese di febbraio e, nel complesso, l’inverno 2013-2014 si collocano al secondo posto tra i piu’ caldi degli ultimi due secoli, distinguendosi anche per l’eccezionale piovosità. A rilevarlo e’ l’Istituto di scienze dell’atmosfera e delclima del Consiglio nazionale delle ricerche. Si e’ trattato di “un inverno piuttosto anomalo sia dal punto di vista termometrico che pluviometrico” spiega Michele Brunetti dell’Isac-Cnr e responsabile della Banca dati climatologica che cura le serie storiche omologate dal 1800 a oggi per precipitazioni e temperature.
“Con febbraio, l’inverno 2013-2014 si chiude dal punto di vista meteorologico, confermando le tendenze eccezionali dei mesi precedenti” afferma Brunetti sottolineando che “per quanto riguarda le temperature, febbraio e’ risultato ampiamente sopra media, con un’anomalia superiore di 2.5 gradi rispetto alla media del periodo convenzionale di riferimento (1971-2000), risultando cosi’ il secondo febbraio piu’ caldo dal 1800 ad oggi dopo quello del 1990, che presento’ un’anomalia di +2.7″. Il dato fa seguito alle alle anomalie sempre positive di dicembre 2013 e gennaio 2014: rispettivamente +0.8 e +2.1 gradi rispetto alla media, 22-esimo dicembre e terzo gennaio piu’ caldi dal 1800 ad oggi. “Questa continuita’ porta a chiudere la stagione invernale 2013-2014 al secondo posto tra le piu’ calde, con un’anomalia di +1.8 gradi sopra la media, seconda solo all’inverno 2006-2007 che registro’ un’anomalia di +2.0 gradi” spiega ancora il ricercatore del Cnr-Isac.
A differenza dell’inverno 2006-2007, che fu abbastanza secco, quello appena concluso e’ stato pero’ molto piovoso, “con un 62% di precipitazioni in piu’ rispetto alla media 1971-2000 e rientrando cosi’ tra i primi 15 piu’ piovosi della serie bisecolare” riferisce il ricercatore. “L’anomalia pluviometrica e’ stata maggiormente pronunciata nel nord Italia, dove sono caduti oltre il doppio dei millimetri di precipitazione che solitamente cadono in inverno, facendo segnare per l’Italia settentrionale il terzo inverno piu’ piovoso di sempre dopo quelli del 1951 e del 1826“.