Clima, l’esperto: “la regione mediterranea è quella più a rischio in Europa”

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ipcc“In Europa, la regione mediterranea e’ quella che risentira’ piu’ di tutte dei cambiamenti climatici a causa dei notevoli impatti attesi sul turismo, sull’agricoltura, sulle attivita’ forestali, sulle infrastrutture, sull’energia”. Marco Grasso, docente di Politiche ambientali dell’Universita’ di Milano-Bicocca che segue gli effetti politici e sociali del cambiamento climatico, commenta il secondo volume del quinto rapporto IPCC, presentato questa mattina alla stampa. “I cambiamenti climatici – continua Grasso, commentando il rapporto Climate Change 2014: Impacts, Adaptation, and Vulnerability – possono introdurre disparita’ economiche all’interno dell’Europa, favorendo regioni meno colpite dal cambiamento climatico e aggravando quelle piu’ esposte, come quella mediterranea”. “Le future proiezioni climatiche – aggiunge Grasso – prevedono un aumento delle temperature in tutte le regioni europee, un marcato aumento di precipitazioni nel Nord Europa e una diminuzione significativa nel Sud Europa, un aumento di estremi termici, periodi di siccita’ alternati ad abbandonanti precipitazioni”. Secondo gli studiosi del Working Group II all’AR5 del Panel internazionale sui cambiamenti climatici, sono in aumento i rischi di inondazioni, di erosione costiera e di danni alle infrastrutture: “Il rischio gia’ e’ presente con l’attuale livello di climate change (+0.61 C rispetto al periodo preindustriale) e sta aumentando progressivamente. IPCC31Le misure di adattamento in Europa possono ridurre il rischio entro limiti accettabili, ma queste azioni devono essere ancora implementate in molti Paesi europei, tra cui l’Italia”. Tra le criticita’ evidenziate, c’e’ anche una sempre maggior scarsita’ idrica, soprattutto nel Mediterraneo, dovuta all’aumento della domanda di acqua per l’irrigazione, l’uso domestico e industriale unito alla riduzione delle precipitazioni, alla scarsa capacita’ di reintegro delle risorse idrico e all’aumento dell’evaporazione. “Inoltre, nel Sud Europa l’irrigazione sara’ il fattore limitante della produzione agricola, con impatti negativi anche nelle zone di produzione del vino”. Gia’ lo studio del 2012 Mediterranean agriculture under climate change: adaptive capacity, adaptation, and ethics’, Regional Environmental Change di Marco Grasso e Giuseppe Feola (University of Reading) anticipava alcune delle problematiche dei cambiamenti climatici sui sistemi agricoli del paesi dell’area mediterranea. La ricerca, infatti, evidenzia come gli impatti dei cambiamenti climatici del prossimo decennio saranno rilevanti per l’area mediterranea, determinato una diminuzione della produzione agricola nell’area che include anche l’Italia meridionale.

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