“La strategia a lungo termine della Tepco sulla gestione dell’acqua radioattiva è una questione che mi tiene sveglio di notte“, ha spiegato Klein, ex presidente della Commissione per la regolamentazione nucleare degli Stati Uniti. “Immagazzinare enormi quantità di acqua in loco non è sostenibile. Un rilascio controllato è molto più sicuro che mantenere l’acqua in loco“, ha commentato, secondo quanto si legge sul quotidiano britannico The Guardian.
“È frustrante che l’azienda faccia quattro o cinque passi in avanti e poi due indietro. E ogni volta che si ha una perdita, questa contribuisce a una mancanza di fiducia. C’è spazio per un miglioramento su tutti i fronti“, ha concluso Klein.
Fukushima, acqua contaminata in mare: l’esperto, “non c’era altra scelta”
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