Evitare allarmismi legati al livello delle acque del lago Trasimeno che, come non avveniva dal 1989, gode di ottima salute. E’ in somma sintesi l’opinione dei membri della I Commissione consiliare permanente della Provincia di Perugia presieduta da Massimiliano Capitani. Il dibattito ha preso le mosse dal summit, al quale ha partecipato anche il Prefetto, tra Regione, Autorità di bacino del fiume Tevere, Comuni del Trasimeno, Umbra Acque e Provincia. Il livello del lago segna + 20 dallo zero idrometrico, ancora al di sotto di 8 centimetri rispetto a quello che viene considerato il limite oltre il quale scattano le operazioni di deflusso delle acque, fissato a 257,60 centimetri sul livello del mare.
“No ad allarmismi non ponderati. Se sarà necessario il livello del lago sarà riportato in equilibrio“, ha commentato il consigliere Luca Baldelli (capogruppo Prc). “Mai visto il lago così bello, così profumato – ha dichiarato Piero Sorcini (capogruppo Fi-Pdl) -. Crearsi problemi è assurdo. Se fossimo a settembre-ottobre a ridosso della stagione delle piogge sarebbe comprensibile, ma siamo prossimi all’estate quando l’evaporazione naturale e gli attingimenti per l’agricoltura fanno scendere il livello del lago. Non vedo quindi motivi di preoccupazione, mi preoccupa piuttosto che si crei allarme quando tutto va bene“. Dello stesso parere Enrico Bastioli (capogruppo dei Socialisti Riformisti) che ha aggiunto: “Se gli impianti turistici realizzati intorno al lago si sono attenuti alle regole, dove è il problema? Tanto più che esistono soluzioni per mettere il livello delle acque in equilibrio“. Sempre all’insegna dello scoraggiare allarmismi è stato l’intervento del capogruppo dell’Idv, Franco Granocchia. “Chi vive e lavora al lago dovrebbe essere ben felice proprio ora che siamo vicini alla stagione turistica con il Trasimeno che si presenta in tutto il suo splendore – ha dichiarato -. Problemi casomai sono stati sollevati da chi non è perfettamente in regola con le costruzioni a ridosso del lago nei confronti dei quali c’è stata negligenza da parte dei Comuni che dovevano controllare“. Allarmismo infondato quindi per i membri della I Commissione che hanno così chiuso la seduta.