Il segreto che rende la Terra un pianeta abitabile è nel bilanciamento dell’anidride carbonica (CO2). Lo dimostra la ricerca pubblicata sulla rivista Nature e condotta nell’Università della California del Sud (Usc) e in quella cinese di Nanjing.
I nuovi dati indicano che il contributo dato dall’erosione delle rocce al bilanciamento del livello di CO2 nell’atmosfera gioca un ruolo fondamentale fino ad oggi sottostimato. I ricercatori, coordinati da Mark West del’Usc, hanno spiegato come le rocce prodotte dalla formazione delle montagne avvenuta circa 60 milioni di anni fa abbiano agito come una spugna, assorbendo l’anidride carbonica. Se non ci fossero stati i vulcani e l’erosione delle rocce stesse, che emettono anidride carbonica, questo gas serra si sarebbe esaurito nel giro di qualche milione di anni, lasciando laTerra in un perenne inverno. Per il co-autore della ricerca, Mark Torres, “la presenza dell’uomo sulla Terra dipende anche da questo ciclo del carbonio. Questo è uno dei motivi per cui gli organismi sono in grado di sopravvivere”.
Mentre l’aumento del livello di CO2 che dipende dall’uomo sta provocando cambiamenti significativi nel clima, il sistema geologico è riuscito a mantenere uno straordinario equilibrio per milioni di anni: “la Terra – ha osservato West – si comporta come un grande riciclatore naturale”. Lo studio si basa sul fatto che le grandi catene montuose, come l’Himalaya e le Ande, iniziarono a formarsi nel periodo Cenozoico, circa 60 milioni di anni fa, in concomitanza con un importante cambiamento nel livello di CO2 nell’atmosfera. ”La nostra ricerca mostra uno dei processi fondamentali dell’evoluzione planetaria, che avviene in maniera continua sulla Terra e che probabilmente è avvenuto sia su Marte che su Venere in ere geologiche passate”, rileva commentando la notizia John Robert Brucato, presidente della Società Italiana di Astrobiologia e ricercatore presso l’Osservatorio di Arcetri dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
“Questa azione bilanciata dell’anidride carbonica – conclude Brucato – ha permesso all’atmosfera terrestre di mantenere per miliardi di anni una sufficiente quantità di calore tali da mantenere l’acqua in forma liquida, dando vita, così, ad un pianeta abitabile”.