Le galassie nane sono poco cambiate nel corso del tempo e somigliano a quelle che già esistevano quando l’universo era “giovane”. Il posto ideale per poter cercare buchi neri nascenti. Ci vorrà del tempo per analizzare i dati che Wise ha fornito e per i quali è stato creato, ma si spera che al termine del lavoro si possa trovare una risposta ad uno dei quesiti più difficili del cosmo. Wise venne lanciato nell’orbita terrestre nel Dicembre 2009 per una missione di 10 mesi, al fine di analizzare l’universo in luce infrarossa. Chiuso nel Febbraio 2011, venne riattivato nel Settembre 2013 con una nuova missione e un nuovo nome. Denominato NEOWISE, la navicella spaziale si occupa ora di asteroidi potenzialmente pericolosi, alcuni dei quali potrebbero essere obiettivi promettenti in merito all’esplorazione umana. Il nuovo studio è stato pubblicato nel numero di Marzo della rivista “The Astrophysical Journal.
La collisione tra galassie non è necessaria alla nascita dei buchi neri supermassicci
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