Il Giappone si dirige con sicurezza verso il riavvio dei suoi reattori malgrado la grave crisi nucleare di Fukushima sia ancora irrisolta ed attuale: la Nuclear Regulation Authority ha annunciato che dara’ priorita’ agli esami sulla sicurezza dei due reattori della centrale di Sendai, nella prefettura meridionale di Kagoshima. Considerando che le attuali 48 unita’ sono ferme a causa dell’ emergenza di Fukushima Dai-ichi, le due unita’, gestite da Kyushu Electric Power, potrebbero essere le prime a ripartire. L’Authority ha discusso se accelerare le verifiche, ciò dopo la conferma dei livelli massimi di resistenza testati alle strutture in caso di terremoti violentissimi e potenti tsunami. Il presidente della Nra, Shunichi Tanaka, ha spiegato che i principali problemi sulla sicurezza sono stati risolti in gran parte, mettendo pero’ in chiaro che la chiusura del processo non avrebbe portato l’automatica riaccensione. Tanaka ha aggiunto che gli operatori stanno incontrando resistenze a soddisfare i nuovi requisiti, “molto piu’ stringenti dei precedenti”. Kyushu Electric Power, da parte sua, ha auspicato la ripresa delle attivita’ a Sendai prima dell’estate, con il via libera della Nra e soprattutto delle comunita’ locali. Il governatore della prefettura di Kagoshima, Yuichiro Ito, ha spiegato di voler seguire da vicino le procedura in corso sui due reattori entrati in funzione nel 1984 e nel 1985, allo scopo di verificarne la sicurezza in vista del possibile rilascio delle relative autorizzazioni. La prefettura, tra l’altro, sta elaborando un piano di evacuazione d’emergenza relativo alle aree nel raggio di 30 km dalla centrale: si stima che 220.000 persone potrebbero essere coinvolte in caso di incidente.