Salute, la primavera è già arrivata e le allergie si stanno risvegliando in anticipo

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ALLERGIA POLLINI COPLa primavera e’ alle porte e con la fioritura anche nei bambini si accentuano le allergie. Secondo gli esperti, questo e’ il momento giusto per portare i propri figli a fare un controllo dal pediatra o dall’allergologo. Ma quali sono i principali sintomi di allergia nei bambini? “I sintomi sono diversi da soggetto a soggetto- spiega alla Dire Antonio De Novellis, presidente dell’Unp (Unione Nazionale dei Pediatri)-, anche in relazione al tipo di allergia che il bambino ha. Le sintomatologie, infatti, sono sempre di carattere personale. Per cui c’e’ il bambino che ha solo la rinite, quello che ha solo una congiuntivite, o magari quello che ha entrambe. Ma c’e’ anche il bambino in cui l’allergia puo’ scatenare qualcosa di piu’ grave come l’asma”. “Se posso dare un consiglio- prosegue De Novellis-, in questo periodo e’ sempre bene fare un controllo dall’allergologo o dal pediatra per verificare lo stato del bambino rispetto a quelle che sono le sue allergie”. La stagione tipica delle allergie inizia adesso, ma in realta’ si tratta di una fase che si sviluppa tra la primavera e l’estate, portando con se’ diversi tipi di allergie. “Esistono delle allergie di carattere stagionale- dice il pediatra-, dunque puo’ esserci il bambino che ha l’allergia a marzo piuttosto che ad aprile o maggio”. Parlando di rimedi, il presidente dell’Unp dice che “non esiste un unico rimedio, dal momento che l’allergia e’ variabile non solo da giorno a giorno ma addirittura da momento a momento”. L’allergia e’ insomma una malattia complessa da gestire, legata alle condizioni atmosferiche, che si cura anche in rapporto all’intensita’ degli allergeni che circolano nell’aria. Qualche consiglio da dare alle mamme? “Di tenere costantemente aggiornata con il pediatra la condizione del bambino- risponde De Novellis-, ma anche imparare a gestire da soli i fattori climatici”. A tale proposito esistono siti web che, aggiornati regolarmente, indicano con esattezza il grado di ‘pollinosita” che c’e’ in una zona in quel determinato momento. “Sono siti molto utili- dice il presidente dell’Unp- che funzionano in maniera semplicissima: se sono a Fondi, faccio un esempio, posso conoscere con precisione il grado di intensita’ degli allergeni che mi circondano. Decidendo di conseguenza se mi conviene rimanere in citta’ oppure andare al mare, perche’ li’ avro’ meno problemi”. Ma De Novellis da’ ancora un’ultima indicazione ai genitori: “Sembra banale, ma nessuno ci pensa: molto spesso con la primavera si mettono fuori le lenzuola ad asciugare. Ma in questo modo le lenzuola s’impregnano di polline con la conseguenza che, se il bambino e’ allergico- conclude-, lo facciamo dormire irresponsabilmente nella culla della pollinosi”.

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