Decibel oltre la soglia, benzene nell’aria e polveri sottili ancora diffuse, benche’ i dati siano in calo. Legambiente esprime preoccupazione per l’inquinamento acustico ed atmosferico a Torino, dopo i tre giorni di rilevamento fatti, in occasione della tappa del ‘Treno Verde’, con il Laboratorio Mobile Qualita’ dell’aria di Italcertifer in due zone della citta’ (corso Trapani e via Cibrario). I limiti del rumore accettabile sono stati superati di 12 decibel durante il giorno e 15 di notte, con un picco di 18 fra lunedi’ e martedi’. Meno negativi i dati sull’inquinamento atmosferico che, secondo gli esperti, sono pero’ stati favoriti dal meteo. “Non ci sono stati superamenti dei limiti di Pm10 e altri inquinanti – spiega il direttore generale di Legambiente, Rossella Muroni – soprattutto grazie alla pioggia. Non appena il tempo e’ cambiato, i livelli sono saliti e si e’ avuto un preoccupante superamento del limite del benzene: 5,8 microgrammi al metro cubo contro un limite medio annuo consentito di 5”. “Questi dati non ci stupiscono – rileva Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – ed il fatto che negli ultimi anni ci siano stati dei lievi miglioramenti non ci rassicura perche’ sono troppo leggeri. E quasi tutti i capoluoghi piemontesi hanno gia’ esaurito il bonus di sforamenti previsto dalla legge”. Torino, ad esempio, ha superato per 46 giorni il livello di Pm10 contro un limite consentito di 35, seguita da Alessandria con 45. Unici capoluoghi in regola Cuneo e Verbania. A questo proposito l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino, Enzo Lavolta, ha pero’ sottolineato che “nei primi 3 mesi di quest’anno la concentrazione di Pm10 e’ inferiore del 50% rispetto a 2 anni fa. Certo e’ stato un inverno piovoso ma credo anche che qualcosa stia cambiando. Dobbiamo continuare a investire in una cultura ambientale e anche per questo nel dossier di candidature per le Smart City, che stiamo predisponendo, intendiamo candidare la meta’ dei finanziamenti necessari per il biciplan della citta'”.