I misteriosi lampi che sembrano precedere alcuni terremoti potrebbero essere innescati da dei movimenti del sottosuolo che generano campi elettrici elevati: è quanto risulta da uno studio dell’American Physical Society.
Per confermare l’ipotesi è stato sufficiente un semplice esperimento: i ricercatori hanno riempito una vaschetta di farina, scuotendola finché sulle superficie sono apparse delle crepe; a quel punto una misura di tensione (elettrostatica) ha prodotto un risultato di 200 volt.
Identico risultato è stato ottenuto con altre sostanze granulari, senza che sia stata fornita una spiegazione del fenomeno, che, se si verificasse all’interno del terreno lungo le faglie sismiche potrebbe generare cariche di milioni di volt, sufficienti per produrre dei lampi atmosferici.
Va sottolineato che non si tratta del normale fenomeno elettrostatico associato a sostanza diverse che entrano in contatto fra di loro: le cariche in questo caso vengono prodotte da granuli della stessa sostanza.