Le aree solari attive denominate “AR2010″ e “AR2014″, mostrano campi magnetici complessi che ospitano energia per brillamenti di una certa intensità. Si sono entrambe sviluppate nel corso della settimana, quando si sono rese responsabili di un lungo flare di classe C capace di generare una quantità di energia paragonabile ad un brillamento di classe ben superiore. Attualmente, tuttavia, sembra essere tornata una certa stabilità; è la quiete prima della tempesta? Le previsioni NOAA stimano una probabilità del 45% di brillamenti di classe M e una probabilità del 5% di flare di classe X. Intanto il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA scandaglia rigorosamente la superficie della nostra stella per renderci partecipi di eventuali ed improvvise esplosioni.