La legge italiana punisce coloro che provocano l’inquinamento dell’ambiente, dell’aria, del suolo, dell’acqua e danneggiano la salute degli uomini. Vi sono istituzioni pubbliche preposte al controllo dell’eventuale inquinamento. Le evidenze mondiali testimoniano che le attività petrolifere causano inquinamento in mare e terraferma, volontariamente o no, in seguito ad incidenti, in seguito a fenomeni naturali e a fenomeni geologici. L’inquinamento viene punito dalle leggi esistenti. Allora che si può fare? 1- tutte le attività petrolifere devono essere espletate in grande sicurezza sulla base di studi di impatto ambientale estremamente accurati e pignoli tesi ad individuare tutte le problematiche che le attività antropiche possono arrecare all’ambiente e tutte le problematiche che i fenomeni geologici possono arrecare alle attività petrolifere e conseguentemente all’ambiente nelle quali sono espletate. Tutti i problemi potenziali devono essere individuati, valutati e tutti i rimedi possibili devono essere attuati. In parole povere si deve fare ricorso alle migliori conoscenze tecniche e scientifiche disponibili per individuare e risolvere i problemi evitando azioni che possano incrementare le problematiche naturali esistenti. 2- se si inquina ci deve essere l’autorità pubblica preposta al controllo che deve accorgersi e valutare l’inquinamento. Se i rappresentanti delle pubbliche istituzioni “sono distratti”, non si accorgono che le attività petrolifere inquinano l’ambiente e creano situazioni pericolose per la tutela delle risorse naturali e per la sicurezza dei cittadini, in pratica, è come se l’inquinamento non venisse attuato. Anche se i cittadini denunciano l’inquinamento, se quest’ultimo non viene appurato e accertato dai rappresentanti delle pubbliche istituzioni, nessuno può essere punito! Le attività petrolifere “sporcano” l’ambiente nelle quali si esplicano. E’ inevitabile che esse inquinino. Prima o poi!
E’ evidente che un controllo pubblico trasparente, competente e assiduo garantirebbe ambiente e cittadini dall’inquinamento e fornirebbe sicurezza ambientale. Ciò porrebbe vincoli che garantirebbero, di fatto, ambiente e cittadini ma danneggerebbero le esigenti attività petrolifere. Non ci sarebbe molta libertà d’azione! Molto più conveniente, allora, ricorrere ai miracoli! Come in Val d’Agri, dove le attività petrolifere hanno carta bianca, perchè non risulta che inquinino. Non è che esse non inquinino, sia ben chiaro! Non risulta che inquinino, è diverso! Vuol dire che per i rappresentanti delle pubbliche istituzioni che devono essere i difensori dell’ambiente, delle risorse naturali e della salute dei cittadini, finora le articolate attività petrolifere svolte nella Val d’Agri non causano inquinamento rilevabile e tale da preoccupare. Loro, almeno, non se ne accorgono. Quindi l’inquinamento non esiste. Ne discende che se qualche cittadino dimostra, invece, che le attività petrolifere inquinano lo fa in mala fede, magari imbrogliando per contrastare lo sviluppo socio-economico della Basilicata e dell’Italia intera. E’ un traditore e deve essere perseguito. In tutti i modi. Dai rappresentanti delle pubbliche istituzioni che invece nulla sentono e vedono! Gli stessi rappresentanti delle pubbliche istituzioni che incredibilmente non si accorgono che con il loro comportamento stanno “certificando” un miracolo unico al mondo: le attività petrolifere disinvoltamente attuate in Basilicata non inquinano e non creano problemi. L’impianto di desolforizzazione di Viggiano ubicato poco a monte del bacino artificiale del Pertusillo, che ogni tanto lamenta malfunzionamenti verificabili, stranamente ma prodigiosamente non inquina le acque. Il pozzo di reiniezione ad alta pressione di fluidi inquinanti, in sinistra del lago, che interessa il sottosuolo instabile tettonicamente dove sono ubicabili alcune delle faglie sismogenetiche che hanno originato il sisma del 1857 (Magnitudo stimata pari a 7) pozzo che induce sismicità, stranamente non è stato oggetto finora di approfonditi studi sismologici trasparenti e verificabili per accertare eventuali relazioni tra cicli di reiniezione e sismi indotti. Studi approfonditi, invece, sono stati effettuati per dimostrare che in destra lago si registra una sismicità indotta causata dal riempimento e svuotamento del lago stesso. Fatto riconosciuto a scala internazionale: ci si prepara una scappatoia? Qualora avvenga un sisma di magnitudo significativa? Se già il riempimento e svuotamento del lago induce sismicità lungo le strutture sismogenetiche già cariche di “energia tettonica” non è il caso di incrementare la sismicità indotta anche con la reiniezione. Meglio è ricercare eventuali limiti di carico e scarico dell’acqua nel lago tali da non indurre sismicità o addirittura disattivare l’uso attuale dell’acqua invasata. Certamente non va aumentato il rischio attraverso le reiniezioni. Che dire poi della richiesta di attivazione di un secondo pozzo di reiniezione a Grumento, sempre nel substrato instabile tettonicamente caratterizzato da faglie sismogenetiche? E che dire, ancora, dei pozzi trivellati e in uso per estrazione di idrocarburi attraverso le rocce acquifere che alimentano sorgenti perenni? E come giustificare il ricorso alla conoscenza il più limitata possibile circa gli effetti locali nelle aree epicentrali in caso di sisma distruttivo? Conoscenza e valutazione dei problemi indotti da sismi violenti praticamente uguale a zero. E così via! Per gli imperturbabili difensori regionali dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini…va tutto bene quello che propongono e fanno le compagnie. Nessun problema viene rilevato, quindi…nessun problema esiste! E con questo certificano miracoli… uno dietro l’altro! Purtroppo, per le compagnie petrolifere c’è un’unica via: devono insistere sugli interventi extraterreni, sui miracoli! Finora ha funzionato bene! Finchè il giocattolo non si rompe… e …salvo incidenti di percorso, e poi? Chi s’è visto s’è visto, naturalmente. Qualche pesce piccolo intercambiabile pagherà, come al solito. L’affare petrolio “must go on”. Per ora l’inquinamento non è stato accertato dai solerti rappresentanti delle pubbliche istituzioni e quindi non esiste! Nessuno se ne è accorto ma in Val d’Agri …il MIRACOLO impera!