“I segnali rilevati dalle navi cinesi al momento non sono confermati e voglio sottolineare che nutriamo una certa speranza ma non siamo affatto certi”. Con queste parole il primo ministro australiano Tony Abbott ha commentato l’invio di due navi militari nel punto in cui imbarcazioni cinesi hanno rilevato segnali che potrebbero essere della scatola nera del velivolo dellaMalaysia Airlines scomparso con 239 passeggeri a bordo. “Questa – aggiunge – è la ricerca più difficile della storia umana. Stiamo cercando un aereo che si trova in fondo a un oceano molto profondo ed è una area molto, molto estesa. Perciò è una ricerca davvero difficile e anche se stiamo destinando a questa operazione tutto quello che abbiamo, e allo scopo sono destinate le migliori tecnologie e i migliori cervelli del mondo, dobbiamo rimanere prudenti e non saltare alle conclusioni troppo presto”. Intanto i parenti dei passeggeri della nave non si danno pace. stamane a Kuala Lumpur in molti hanno preso parte a una cerimonia religiosa buddista organizzata dall’associazione malese-cinese. I monaci hanno recitato preghiere per i passeggeri, l’equipaggio e i familiari, che si sono presentati con una maglietta bianca con la scritta “preghiamo per il mh370”. “Siamo tristi per questo incidente – spiega Liow Tiong Lai, presidente dell’associazione – e stiamo organizzando preghiere per creare una energia positiva, per dare forza alla nostra nazione e alle squadre di ricerca”.