Aereo malese disperso: ristretta l’area delle ricerche, cauto ottimismo

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L’area di ricerche del relitto del Boeing 777 delle linee aeree malesi, precipitato in mare l’8 marzo scorso, si e’ ristretta ancora, dopo che la ripetuta registrazione di segnali provenienti dalla scatola nera ha riacceso le speranze. A oltre un mese dalla scomparsa del volo MH370, le batterie dei registratori di bordo sono sicuramente agli sgoccioli, ma il responsabile delle operazioni di ricerca, il tecnico australiano Angus Houston, vorrebbe individuare la posizione esatta del relitto prima di inviare sott’acqua il piccolo sottomarino prestato dagli Usa. L’agenzia australiana che coordina le operazioni ha annunciato stamane che l’area dove si stanno concentrando le ricerche e’ ridotta a 58mila chilometri quadrati (erano 220mila in precedenza, e 75mila mercoledi’); ma in realta’ la zona che sta perlustrando la nave australiana Ocean Shield e’ di gran lunga inferiore, circa 2.280 chilometri quadrati a nord-ovest di Perth: e’ la zona dove martedi’ sono stati raccolti altri due segnali che potrebbero essere stati emessi dalla scatola nera, segnali perfettamente combacianti con quelli che erano stati registrati nel week-end.

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