Ha ospitato in questi giorni l’importantissima fiera del vino italiano, appuntamento annuale non solo per i viticoltori ma per tutti gli amanti della bevanda cara al dio Bacco. Verona evoca una serie di attrazioni e di eventi che la rendono una città da visitare tutto l’anno: Vinitaly, l’Arena con i suoi concerti, la casa di Giulietta Capuleti sono solo alcuni esempi.
Secondo le statistiche, Verona è visitata ogni anno da più di tre milioni di persone.
E’ una città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente durante duemila anni, integrando elementi artistici di altissima qualità dei diversi periodi e delle diverse dominazioni che si sono succedute.
Attraversata dal fiume Adige all’interno di possenti muraglioni, argini costruiti dopo la terribile alluvione del 1882, per proteggere la città da altre piene, la città di Verona ha avuto in passato una vocazione commerciale. Infatti, un tempo Verona e i borghi che si affacciavano sul fiume avevano un’economia collegata direttamente alla presenza dell’acqua: lungo le sue rive venivano lavorati i blocchi di marmo e il legname che venivano poi trasportati dalle sue acque, sorgevano cantieri navali, numerosi mulini galleggianti, idrovore, depositi merci, piccole industrie e attività artigianali.
Verona è una delle maggiori città d’arte d’Italia per le sue ricchezze artistiche e archeologiche. La città ha uno sviluppo complesso, ma due opere murarie ne accentuano la divisione tra parte romana e moderna fino alla seconda metà dell’Ottocento: da una parte le mura romane che circondano il cuore della città tra porta Borsari, porta Leoni e le mura di Gallieno, dall’altra la cosiddetta circonvallazione interna con fortilizi rinascimentali, completati sotto gli austriaci.
Nella Verona antica è sensibile l’opera restauratrice di Cangrande della Scala: il forte impatto visivo dato dal colore rosso dei mattoni degli splendidi palazzi gotici è temperato dal utilizzo dell’antico marmo bianco romano; opera, questa, frutto della politica scaligera di ritorno ideale ai fasti imperiali.
L‘Arena, il terzo anfiteatro romano in Italia per dimensione dopo il Colosseo e l’anfiteatro capuano, è sicuramente il momumento più conosciuto dell’epoca romana, e ogni anno ospita il festival della lirica.
Altro famoso monumento è il teatro romano, del I secolo a.C., ma tornato alla luce solo nel 1830.
Sempre di epoca romana è il ponte Pietra, l’unico ponte romano ancora ben visibile della città, poiché del ponte Postumio, crollato nel 1153, si può vedere oggi solo la base dei piloni durante le secche dell’Adige.
L’alto medioevo ha lasciato a Verona pochi ricordi, a causa del devastante terremoto del 3 gennaio 1117 che ebbe come epicentro proprio il veronese, e vide la città fortemente danneggiata. A causa del terremoto molti palazzi e quasi tutte le chiese, i monasteri e i monumenti vennero seriamente danneggiati, se non distrutti: questo fatto ha lasciato lo spazio per una forte diffusione del romanico come stile della ricostruzione.
I principali monumenti di età medioevale che sono sopravvissuti al terremoti del 3 gennaio del 1117 sono la basilica di San Zeno, considerata uno dei capolavori del romanico in Italia, l’omonima abbazia, la torre e alcuni chiostri.
Importante è anche il Duomo. E poi ancora la torre del Gardello, che segna una delle prime conquiste del progresso tecnologico meccanico: è infatti il primo orologio pubblico, consultabile da tutti. Non molto distante da questo sorgono le arche scaligere, un complesso funerario in stile gotico.
L’epoca della dominazione veneziana a Verona fu molto feconda soprattutto per l’edilizia privata e militare. In particolare, protagonista assoluto del XVI secolo fu l’architetto veronese Michele Sanmicheli, che abbellì Verona di numerosi palazzi, e venne scelto dalla Serenissima per la costruzione delle porte d’ingresso alla città. Porta Nuova è un esempio dello stile sanmicheliano.
Tra le tante architetture civili di Verona possiamo citare Palazzo Bevilacqua, uno dei palazzi più raffinati e ricchi di particolari della città, con una facciata realizzata in due ordini, quello inferiore più massiccio, e quello superiore maggiormente slanciato ed elegante; Palazzo Pompei che segue lo stile neoclassico di Sanmicheli, e grazie alla donazione dai proprietari, alla loro morte, al comune di Verona del palazzo, l’edificio ospita oggi il museo civico di storia naturale, con oltre due milioni di reperti geologici, paleontologici, zoologici, preistorici e di botanica.
Grazie al poeta e tragediografo William Shakespeare, Verona è diventata nel mondo la città degli innamorati per antonomasia, e la casa di Giulietta, anche se di dubbia autenticità, è ormai tempio dell’amore per tantissimi fidanzatini.