L’aloe vera è una pianta grassa dalle foglie succulente, il cui nome deriva forse dal termine greco “als-alòs”, che vuol dire sale, ma anche mare, forse a significare che il suo habitat è proprio vicino al mare; mentre un’altra derivazione attendibile la fa discendere dal vocabolo arabo “alua”, che vuol dire amaro, come in effetti è amaro il succo completo della pianta. Sotto il nome di aloe sono elencate numerose specie di questo genere di piante che appartengono alla famiglia delle Liliacee, più esattamente alle Aloaceae. Il suo impiego nella storia ha origini antichissime: una tavola di argilla sumera trovata in Mesopotamia, nella città di Nippur, databile attorno al 2000 avanti Cristo, la include in un elenco di piante medicamentose. E’ questa la prima testimonianza dell’impiego farmacologico dell’aloe. Attorno al 1500 avanti Cristo, durante il regno del faraone Amen-Hotep I, nel Papyrus Ebers, gli Egizi effettuarono una prima analisi dettagliata del valore medicamentoso dell’aloe.
Aloe vera: le sorprendenti virtù benefiche della “pianta dell’immortalità”, alleata di bellezza della regina Cleopatra
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