Mentre possono esserci situazioni in cui è difficile immaginare l’inserimento delle rinnovabili – centri storici con particolari vincoli o territori con forti valenze ambientali – nella maggior parte dei casi le resistenze locali sono ingiustificate. Bisogna distinguere: dove si può fare e dove il buon senso consiglia di farlo”. Lo dice il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti intervistato oggi da Metro.
Un ritorno del nucleare, prosegue Galletti, “lo escludo tassativamente, su questo sono stato particolarmente chiaro fin dall’inizio. Io sono rispettoso della scelta che hanno liberamente fatto gli italiani. Si sono espressi in modo negativo attraverso un referendum, quindi ribadisco: il tema del nucleare non è all’ordine del giorno di questo Ministero”.
Sulla green economy “vorrei andare più in là. Chiudere le opportunità dell’ambiente all’interno di una parte dell’economia, quella della green economy, secondo me è un errore. Noi dobbiamo riuscire a far passare il concetto che questo Paese avrà la possibilità di crescita solo se tutti i settori dell’economia saranno soggetti ad una valutazione sull’impronta ambientale.
Oggi svolgere la propria attività attraverso una sensibilità all’impronta ambientale permette agli imprenditori di massimizzare i profitti. Immaginare dei cicli produttivi che forniscono materie secondarie che abbiano mercato e facili applicazioni è la vera scommessa per l’economia italiana ed europea”, conclude il ministro.
Ambiente, Galletti: le rinnovabili sono il futuro, no al nucleare
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