WWF: il 18 maggio è la giornata nazionale delle Oasi La foresta Amazzonica è la più grande foresta pluviale tropicale del mondo, cuore vivo e pulsante della biodiversità del pianeta dove 6,7 milioni di chilometri quadrati di foresta si intrecciano con 100.000 chilometri di corsi d`acqua creando un ecosistema unico tutto ancora da scoprire che ospita un decimo della biodiversità nota nell`intero pianeta. Ma l`Amazzonia è anche uno dei più importanti tasselli del complicatissimo mosaico del clima: regola l`umidità, mitiga le escursioni termiche, immagazzina CO2, come pochi altri sistemi del nostro pianeta. Ma ogni anno 16.000 chilometri quadrati di foresta amazzonica vengono distrutti, erodendo un patrimonio che sarà impossibile ricreare e aprendo il baratro degli stravolgimenti climatici.
Per riportare l`attenzione sulla deforestazione dell`Amazzonia il WWF dedica la giornata nazionale delle oasi di domenica 18 maggio all`oasi del mondo, la foresta tropicale dell`Amazzonia.
Moltissime le iniziative per grandi e piccoli organizzate nelle Oasi che saranno aperte gratuitamente di tutta Italia: si esplorano zone umide e boschi, si avvistano cervi e caprioli, fenicotteri e anatre selvatiche, si va sulle tracce di lontre e lupi, si costruiscono nidi, si fotografano fiori e farfalle, si liberano rapaci e tartarughe marine curati nei centri WWF, si seguono percorsi sensoriali e poi spettacoli, concerti tradizionali, pic-nic, mercatini biologici.
«Nel geniale e semplice disegno del pianeta Terra, tutti abbiamo le stesse radici, lo stesso senso e le stesse probabilità di sopravvivenza. E uno dei tanti tasselli – ma fra i più importanti – che ci tiene stretti uno all`altro su questo sferico pianeta è proprio l`Amazzonia. Non è solo il luogo del pianeta in assoluto più ricco di biodiversità, di acque dolci, di saperi arcaici, di rimedi per i nostri mali, di vapore acqueo e di foglie, di tronchi di liane e di rami. Ha un ruolo cruciale nel determinare il clima che ci tiene in vita sulla Terra. Senza questi 6,7 milioni di chilometri quadrati senza le funzioni biologiche di infiniti miliardi di alberi e di piante che respirano traspirano, immagazzinano carbonio, il clima del pianeta non sarebbe quello che conosciamo e di cui abbiamo bisogno per vivere. E noi cosa facciamo? Distruggiamo. Divoriamo. Solo in Brasile ogni anno spariscono dagli schermi dei satelliti quasi 6.000 chilometri quadrati di foresta. Ne abbiamo già divorato il 20% nel corso di poche generazioni» ha detto Isabella Pratesi responsabile Conservazione internazionale del WWF Italia.
Ambiente: il 18 maggio la giornata delle oasi del WWF dedicata all’Amazzonia
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