La natura rischia la bancarotta perche’ stiamo superando i confini del Pianeta. Servono modelli di business alternativi e sostenibili, un’economia circolare che disaccoppi ricchezza e benessere dal consumo delle risorse. Occorre che si assegni un valore al capitale naturale perche’ si disincentivi il deprezzamento delle risorse naturali e la perdita della biodiversita’ tenendone conto nei bilanci nazionali. Questo l’appello che il Wwf rilancia in vista della Giornata della Terra del 22 aprile. Il tema verra’ approfondito alla Peccei Lecture del 29 aprile organizzata a Roma da Wwf Italia, Club di Roma e Fondazione Aurelio Peccei, in collaborazione con Unicredit con Johan Rockstrom e Anders Wijkman, autori de ‘Natura in bancarotta. Perche’ rispettare i confini del pianeta’, di cui e’ appena uscita l’edizione italiana a cura di Gianfranco Bologna per le Edizioni Ambiente. Oltre 5 milioni di persone in tutto il mondo si sono unite al Wwf diventandone soci e contribuendo a portare avanti i progetti su cui il Wwf e’ impegnato per proteggere le specie piu’ a rischio e a difendere gli habitat naturali piu’ minacciati dall’uomo.