Nella giornata mondiale della Terra “ci si interroga sul futuro del nostro pianeta, da cui dipende non solo la nostra vita, ma anche la sua qualita’. Nella fondamentale relazione Uomo-Terra, appare sempre piu’ necessaria l’azione di coloro i quali, i geologi tra questi, sono in grado di rendere positivo questo rapporto”. Lo afferma Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi osservando che “un Paese senza Scienze della Terra non potra’ mai programmare un futuro di sicurezza e di rispetto ambientale. In Italia e’ drammatica la situazione della cultura geologica”. “I geologi – spiega Graziano in una nota – contribuiscono in modo fondamentale alla pianificazione e alla tutela dell’ambiente e del territorio oltre che al reperimento e all’utilizzo sostenibile delle sue indispensabili risorse naturali, a cominciare dall’acqua, dal suolo, alle risorse minerarie ed energetiche. Tuttavia, nonostante le prerogative culturali ed il potenziale contributo che le discipline geologiche possono fornire, siamo costretti ancora una volta a lanciare l’allarme per la drammatica situazione della cultura geologica in Italia, caratterizzata da una drastica diminuzione di docenti di Scienze della Terra, dal rischio di estinzione di molti dipartimenti di Geoscienze e da una grave disattenzione per le istanze di sicurezza che provengono dalla comunita’ geologica. Il ridimensionamento della ricerca scientifica – avverte Graziano – comporta un rallentamento della crescita, se non addirittura, come sta accadendo di questi tempi, un vero e proprio decadimento culturale. Ed allora nell’augurare al nostro pianeta un futuro migliore, vorremmo che crescesse nell’opinione pubblica la consapevolezza che un Paese senza Scienze della Terra non potra’ mai programmare un futuro di sicurezza e di rispetto ambientale”.