Lo scorso 25 Febbraio un’impressionante eruzione freatica ha avuto luogo all’interno del lago craterico del vulcano Poás, in Costa Rica: acqua mista a fango e blocchi litici provenienti dal fondale, sono stati scagliati in aria fino ad un’altezza di 400 m di altezza. Lo spettacolo è stato immortalato dalle telecamere dell’Osservatorio Vulcanologico e Sismologico del Costa Rica (OVSICORI-UNA), le quali, a causa dell’espansione della nube, sono state investite dal vapore e ricoperte dal fango. Il video, in time-lapse, potete visualizzarlo in coda all’articolo. Nei giorni precedenti l’esplosione, il lago craterico ha mostrato segnali d’incremento dell’attività fumarolica, la quale ha infatti conferito una tipica colorazione marroncina alle sue acque. Occorre comunque tenere presente che questo tipo di eruzione è caratterizzata (quasi sempre) dall’assenza di segnali premonitori che possano innalzare i livelli di guardia delle autorità competenti: è bene quindi ricordare che la zona craterica del Poas è un’area ad alto rischio e che, di conseguenza, occorre regolamentare gli accessi dei turisti alla parte sommitale del vulcano.
Le eruzioni freatiche rappresentano una tipologia molto particolare di attività esplosiva: in questo caso il magma incandescente è solo la causa scatenante dell’eruzione e non viene eruttato in superficie (ad esempio sotto forma di lapilli, scorie e bombe). In sostanza, non si rinviene materiale magmatico all’interno della colonna “eruttiva”, che, infatti, è composta soltanto da acqua e gas. Questo fenomeno si verifica quando un bacino di acqua (nel caso del Poas si tratta di un vero e proprio lago vulcanico) viene riscaldato per via della vicinanza di un corpo magmatico, che risale dal profondo; l’intenso calore da esso sprigionato, porta l’acqua a trasformarsi in vapore in pochissimo tempo, creando così potenti esplosioni freatiche. La nube sprigionata è ricca in gas magmatici, e, in particolare, di anidride carbonica e idrogeno solforato. Le eruzioni freatiche sono classificate come eruzioni ultra-vulcaniane, e si differenziano dalle vulcaniane proprio per la mancanza di contatto diretto tra magma e acqua, che invece interagiscono “a distanza”. La famosa eruzione che ha dato vita all’isola di Surtsey è un esempio di attività vulcaniana.
Il Poas si è riattivato nel 2014, dopo circa un anno di stop; si tratta di uno dei vulcani più attivi del Costa Rica ed è in realtà formato da tre crateri allineati, che ospitano al loro interno altrettanti laghi. Quello più a sud, il cratere Botos, ospita acque fredde e limpide, mentre il più settentrionale, il Laguna Caliente, è uno dei laghi naturali più acidi al mondo: suo pH si avvicina allo zero! Esso è stato il teatro della recente attività freatica del Poas, che infatti rappresenta solo l’ultimo degli eventi esplosivi che si sono susseguiti a partire dal 1828, anno della prima eruzione storica riportata dalla popolazione locale.