Esiste la vita su Kepler-186F? Alla scoperta del pianeta “cugino” della Terra

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kepler-186f-perspectiveNei giorni scorsi la NASA ha annunciato la scoperta di Kepler-186F, un pianeta “cugino” della Terra ad appena 490 anni luce. Grazie al telescopio Kepler dell’agenzia spaziale statunitense sono ormai centinaia gli esopianeti confermati, ma mai sino ad ora un pianeta delle dimensioni della Terra era stato trovato nella zona abitabile della sua stella. Per questo motivo, ma anche per altri, il pianeta extrasolare è estremamente interessante in merito alla possibile presenza di vita su altri mondi. “Questa è una scoperta storica, perchè è la prima volta che un pianeta simile alla Terra viene scovato nella zona abitabile della sua stella, ossia in quella porzione di spazio dove l’acqua in superficie potrebbe esistere in forma liquida“, sostiene Geoff Marcy, della University of California. “E’ possibile che il pianeta – aggiunge lo scienziato – possieda un’atmosfera capace di mantenere l’acqua in forma liquida sulla superficie, un prerequisito per la vita“. In questi giorni si è parlato di Kepler-186F come un genello della Terra, probabilmente rigoglioso come il nostro pianeta. In realtà gli astronomi non sono certi che tutto ciò sia vero. La sua atmosfera non è ben conosciuta, nè tantomeno la sua temperatura superficiale. Quando si parla di pianeti abitabili, bisogna capire che si fa riferimento a tale termine in virtù delle potenzialità che esso dimostra, mostrando ottime basi per la ricerca di altre forme di vita extraterrestri. Ma potrebbe essere troppo gelido anche soltanto per ospitare acqua allo stato liquido. Inoltre la stella attorno alla quale orbita, Kepler-186, è circa la metà della massa del Sole. La sua distanza dal pianeta è rilevante, tanto che le espulsioni di massa coronale influenzano molto poco il corpo orbitante. E di conseguenza il pianeta riceve meno energia della Terra. Kepler-186 è una nana rossa relativamente fresca, la cui luminosità a mezzogiorno per Kepler-186F è paragonabile a quella del nostro Sole un’ora prima del tramonto. Nonostante la scoperta di Kepler-186F rappresenti una pietra miliare per la cosmologia, esso potrebbe essere l’ennesimo pianeta disabitato del cosmo. O forse no. Ai posteri l’ardua sentenza.

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