Scivola verso valle di quasi tre metri al giorno ma non sembra voler cedere alla gravita’ la frana del Monte di La Saxe. Sopra Courmayeur, a La Palud, “villaggio fantasma” dopo l’evacuazione di otto giorni fa, tecnici e amministratori sono con il fiato sospeso per l’annunciato “probabile crollo imminente” che ancora non si e’ verificato. L’accelerazione dell’imponente massa di terra e detriti da 265.000 metri cubi si sta manifestando con sempre piu’ frequenti scariche di detriti e tra gli 80 evacuati – sistemati in alcuni residence fuori dalla zona off limits – cresce l’attesa. Proprio stamane il rientro assistito di alcuni loro nelle proprie abitazioni – che sarebbe durato solo pochi minuti – e’ stato sospeso per il venire meno delle condizioni di sicurezza: gia’ alle 8.15, nonostante le basse temperature, i crolli si stavano intensificando. La frana e’ monitorata sin dal 2009 e gia’ lo scorso anno fu sperimentata un’analoga evacuazione che duro’ oltre un mese. Da gennaio e’ stato dichiarato lo stato di emergenza ed e’ stato disposto un finanziamento di circa 8 milioni di euro per interventi di protezione civile, tra i quali la costruzione di un vallo lungo 750 metri e alto 10 metri. Il via ai lavori era previsto gia’ dalla prossima settimana.