Istanbul: città magica sul Bosforo al confine tra Europa e Asia dove si respira la storia

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Con una popolazione di 13.854.740 abitanti, Istanbul è la città al confine tra Europa e Medio Oriente per eccellenza. Magica, poliedrica e dai colori lucenti è una vera megalopoli situata nel nord-ovest del paese che si estende lungo lo stretto del Bosforo, alla cui estremità meridionale si situa il porto naturale del Corno d’Oro, e lungo la sponda settentrionale del Mar di Marmara.

Chiamata Bisanzio fino al 330, poi Costantinopoli sino al 1453, Istanbul o Costantinopoli sino al 1930, e da allora in poi solo Istanbul è stata la capitale di tanti imperi, da quello romano d’Oriente a quello ottomano.

La città si trova ai margini della faglia sismica dell’Anatolia settentrionale, che corre nel Mar di Marmara. Recenti studi, prendendo in esame una serie di terremoti iniziata nel 1939 e proseguita nei successivi decenni, ritengono probabile che un evento sismico di notevoli proporzioni possa colpire Istanbul in un prossimo futuro.

Il clima di Istanbul è di tipo temperato, ma è alquanto particolare, a metà strada tra il clima oceanico e il clima mediterraneo con una media annuale di +14,3 °C.

L’inverno è freddo e umido ed è caratterizzato da un’alternanza fra periodi miti e piovosi e periodi invece più rigidi e nevosi con minime anche di -8º quando soffiano i venti dal Polo nord o dall’Est. In gennaio e in febbraio le temperature medie possono variare tra i +3 °C e i +8 °C.

L’estate è calda e molto umida ed è caratterizzata da precipitazioni minori rispetto agli altri periodi, ma sempre significative. In luglio e in agosto le temperature medie possono variare tra i +18 °C e i +28 °C. L’umidità relativa è costantemente elevata e l’umidità media annuale è del 72%.

Istanbul è principalmente conosciuta per la sua architettura bizantina e ottomana, ma i suoi edifici riflettono le impronte dei vari popoli e imperi che l’hanno governata e resa celebre.

Instanbul è patria di almeno tre religioni importanti, Cristianesimo, Islam ed Ebraismo; quindi si incontrano lungo le vie cittadine sia chiese, sinagoghe e moschee, come la Basilica di S. Sofia, l’ex chiesa cristiana di San Giovanni di Studion, trasformata in moschea; la Chiesa di Santa Irene, capolavoro dell’architettura bizantina, trasformata dai turchi prima in un deposito d’armi e attualmente in una sala di concerti; la Moschea Blu, voluta dal sultano Ahmed I e terminata nel 1616, la quale si trova a pochi passi da Santa Sofia.

Caratteristica della Istanbul ottomana è la quasi totale assenza di un’architettura civile in pietra. Infatti gli ottomani usavano come materiale di costruzione per le case il legno, così che il tempo, i terremoti ed i numerosi incendi hanno fatto scomparire quasi dovunque le abitazioni della città ottomana, sostituite oggi da anonimi caseggiati.

I Sultani risiedevano sino alla meta dello ottocento nel Palazzo Topkap? (letteralmente “Porta del Cannone”). Esso consiste di una serie di edifici, giardini e chioschi situati sul Promontorio del Serraglio (“Saray Burnu”), il quale divide il Corno d’Oro e il mar di Marmara, e prende il nome da una porta (oggi scomparsa) delle mura che lo proteggono. Fondato nel 1459, crebbe inglobando il sito dell’antica acropoli greca e bizantina, ed è oggi trasformato in un museo.

Nei secoli successivi, l’architettura ottomana è stata soppiantata da stili europei, perlopiù in stile neoclassico e, più tardi, Art Nouveau.

Dell’epoca ottomana sono ancora in funzione il Grande Bazar d’Istanbul e il Bazar delle spezie d’Istanbul, grandi mercati al coperto dove si trovano numerosissimi negozi caratteristici e che attirano costantemente folle di turisti.

Instanbul è stat anche città dello sport e di importanti eventi agonistici, come il Gran Premio di Turchia di Formula 1, la MotoGP, il campionato del mondo turismo, la GP2 e la Le Mans Series 1000 km presso il circuito di Istanbul Park. Di tanto in tanto Istanbul ospita anche la tappa turca del campionato del mondo formula 1 motonautica F1 sul Bosforo. Diverse le gare annuali di vela e yacht svolte sul Bosforo e sul Mar di Marmara.

Il calcio, invece, si avvale dello splendido stadio Olimpico Atatürk classificato come 5 stelle dalla UEFA e di prima classe sede per l’atletica leggera.

Alcuni quartieri di Istanbul.

Fatih è da considerarsi uno dei quartieri più conservatori di Istanbul, è la zona più osservante dal punta di vista religioso, con al centro il monumentale complesso della Moschea di Fatih.

A Fatih oggi vivono per lo più immigrati dalle zone dell’estremo est anatolico con tradizioni culinarie regionali, ed è proprio per questo motivo che il quartiere viene ormai accettato come centro gastronomico della città. E’ qui che bisogna venire per provare i sapori più autentici della cucina turca.

Fener è lo storico quartiere greco, dove le strade cominciano a farsi strette e labirintiche.

Le case qui hanno colori e forme bizzarre, fra bambini che giocano a pallone per le strade, si arriva davanti al Rum Lisesi, il Liceo Greco Ortodosso, magnifico e caratteristico edificio in mattoni rossi che sovrasta la collina di Fener.

Sempre all’interno del quartiere di Fener troviamo uno dei luoghi più importanti in assoluto della religione Cristiana, il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, l’equivalente di San Pietro a Roma per la religione Cristiana Ortodossa.

Storia, tradizioni, fede e arte sono di casa ad Istanbul, una città da visitare tutto l’anno!

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