Commozione in Rete per il video di AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (www.aisla.it) “This is a story” diventato manifesto dell’associazione, che in pochi giorni ha ottenuto milioni di visualizzazioni tra YouTube, Facebook e le pagine web delle testate online che lo hanno rilanciato.
Il video racconta la storia di Francesca, una giovane ragazza che scopre di avere SLA e la sua progressiva presa di coscienza che qualcosa nel proprio corpo non va.
La storia scorre nelle pagine del diario di Francesca attraverso un susseguirsi di emozioni e sentimenti contrastanti che si danno il cambio, assumendo le sembianze di una ragazza arrabbiata e terrorizzata dal futuro. Frasi brevi, concise, che mostrano con lucidità l’ansia e la preoccupazione di una ragazza che ha paura di quello che potrebbe scoprire, intercalate a momenti di vita normale come un caffè con un’amica, la nascita di una nipotina o un viaggio. Momenti di gioia che piano piano lasceranno il posto alla paura. “Continuo ad inciampare” e “Mi è caduto un altro piatto” si legge nei post-it attaccati sul diario. Un moltiplicarsi di sensazioni che post-it dopo post-it, portano alla visita con il neurologo, agli esami a cui si sottopone fino alla terribile scoperta: “Ho la SLA”. Di colpo la spensieratezza e la leggerezza delle prime pagine del diario scompaiono. Non ci sono più immagini colorate, niente più frasi dei cantanti preferiti. Si susseguono soltanto i sintomi, sempre più acuti, della malattia. “Non posso più pettinarmi da sola”, “Non riesco più a tenere in mano una forchetta” sono le frasi spente e tristi delle ultime sequenze del video fino a “Non riesco più a scrivere”.
Massimo Mauro, presidente di AISLA ha commentato “Contro una malattia che non da scampo, l’unica cosa che possiamo fare è cercare fondi per la ricerca e impegnarci per sostenere le famiglie dei malati di SLA”.
Il video toccante e commovente sta facendo breccia nel cuore di milioni di utenti in Italia.
“This is a story” nasce dall’idea di quattro studentesse dell’Università di Roma Lumsa, che smartphone alla mano sono riuscite a creare uno storytelling che parla con immagini che arrivano al cuore. Le autrici Chiara Simmi, Lavinia Barbarossa, Michela Ciaciullo e Athena Marcucci hanno affrontato un tema tanto delicato in maniera unica e diretta, da meritarsi lo Spot School Award 2013, il premio destinato a giovani brillanti studenti in campo pubblicitario. Il video definitivo, diventato simbolo di AISLA, è stato poi diretto da Isabella Bernardi e montato da Alessandro Soetje, per la casa di produzione Nantucket, con Gerardo Sicilia come Project manager.