Sono bastate due giornate di pioggia per mettere ulteriormente in crisi il territorio della bassa padovana, a partire dalle aziende agricole, fino a pochi giorni fa impegnate nella semina dei campi. Diversi i comuni coinvolti nell’ennesimo episodio di precipitazione anomala. Tra questi i piu’ danneggiati sono Este, Sant’Elena, Ponso, Montagnana, Carceri, Saletto e Ospedaletto Euganeo. I terreni agricoli di queste zone sono andati letteralmente sott’acqua, e dei 4.300 ettari coltivati a mais e granoturco, il 60% e’ stato irrimediabilmente rovinato, per un totale di 2 milioni di euro di danni. I campi seminati a mais sono, infatti, andati distrutti, e gli agricoltori dovranno sobbarcarsi l’onere di portare a termine una seconda semina, mentre il grano e’ andato marcito, per un totale di 800 ettari completamente deteriorati dall’acqua. Una situazione drammatica che ha spinto la Confederazione Italiana Agricoltori di Padova a chiedere la dichiarazione di stato di calamita’ alla Regione: ”Le due giornate del 27 e 28 aprile hanno messo, ancora una volta, a dura prova la resistenza del mondo agricolo locale – dichiara il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini – Per questo, proprio questa mattina abbiamo chiesto ad Avepa un sopralluogo per delimitare le aree danneggiate e, tramite la stessa Agenzia, chiedere alla Regione Veneto lo stato di calamita’, come previsto dalla legge quando il danno sia superiore al 30%”.