Maui: oltre alle spiagge e al windsurf, l’insospettabile storia dei “paniolo”, i cowboy hawaiani

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panioloAnche alle Hawaii e a Maui esiste l’insospettabile presenza dei cowboy introdotta circa due secoli fa da alcuni esploratori stranieri. Secondo le fonti, cavalli, tori e mucche non erano animali autoctoni delle isole Hawaii, ma vi giunsero con l’arrivo degli esploratori occidentali.
Nel 1798, il capitano inglese George Vancouver in viaggio nell’oceano Pacifico arrivò anche alle isole Hawaii e, tentando di accattivarsi le autorità locali come poi avvenne, portò in dono al re del posto, Kamehameha I un paio di mucche. Le mucche erano in pessimo stato dopo il lungo viaggio per mare, così il re decise di nutrirle e allevarle con cura, dato che non ne esistevano altre nel posto. Le mucche, e i cavalli che giunsero nelle isole intorno al 1803, si riprodussero con successo, ma gli hawaiani non erano ancora pratici nella gestione di questi animali.

Fu in seguito, nel 1816 che John Palmer Parker, un esploratore occidentale mostrò agli hawaiani le tecniche per allevare ed addomesticare mucche e cavalli. E dopo di lui, la presenza di altri esperti allevatori provenienti dal Messico contribuì a diffondere larga parte della cultura cowboy nelle isole, come la musica e l’equitazione. Poiché gli hawaiani chiamavo gli allevatori messicani ‘paniolo‘, il termine passò poi ad indicare i nuovi cowboy nativi delle Hawaii.

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L’isola di Maui è la seconda delle isole Hawaii per superficie. Consiste di due grandi vulcani, uno a ovest e l’ Haleakala a est, che è il più grande. I due vulcani creano al loro interno un istmo particolarissimo.

I diversi paesaggi di Maui sono il risultato di una combinazione unica di geologia, topografia e clima. Ogni cono vulcanico dell’arcipelago della Hawaii è composto da rocce scure, ricche di ferro e povere di quarzo, che sono state riversate dalle migliaia di bocche vulcaniche sottomarine sotto forma di lava estremamente fluida. Molte delle bocche vulcaniche sono tanto vicine le une alle altre che i loro fianchi si sono sovrapposti. 

Il clima di Maui e delle isole Hawaii è caratterizzato da un anno diviso in due stagioni con temperature medie ed uniformi ovunque ad eccezione delle alte quote, marcate differenze geografiche nelle piogge, umidità relativamente alta, estese formazioni nuvolose e forti folate di vento, specialmente a bassa quota. Inoltre, la topografia irta ed irregolare di Maui produce marcati cambiamenti della condizione climatica. L’aria spazzata verso l’interno dai venti principali viene deviata da una parte e dall’altra dalle montagne e dalle vallate. Questo complesso flusso d’aria tridimensionale crea mutevoli ed improvvisi cambi di direzione e velocità del vento, delle nuvole e delle precipitazioni.

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Maui è uno dei principali centri dedicato agli avvistamenti delle balene nelle Hawaii. Le balene viaggiano per circa 5,600 km dalle acque dell’Alaska ogni autunno e passano i mesi invernali accoppiandosi e dando alla luce i proprio piccoli nelle acque calde a largo di Maui, tornano indietro verso l’Alaska alla fine di aprile.

Cosa vedere a Maui? Il sito ufficiale del turismo suggerisce alcune tappe imperdibili come la città di Hana, che si raggiunge attraversando una stranissima strada piena di curve immersa nel verde; il parco nazionale Haleakala, che nella lingua locale vuol dire ‘casa del sole’. Secondo la leggenda, il dio Maui catturò il sole e lo mise tra le montagne di questa valle per allungare le ore di luce del giorno; Lahaina, storico villaggio un tempo roccaforte per i cacciatori di balene, oggi sede di numerose gallerie d’arte; Makawao, la città dei vecchi cowboy locali, i paniolo.

E poi ancora, spiagge e insenature naturali per fare windsurf e grigliate sono sparse ovunque in tutta l’isola.

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