Un altro mistero cosmico risolto. Uno dei tanti che pone le basi per comprendere al meglio l’espansione dell’universo. Nel corso del 2010 una brillantissima esplosione stellare venne osservata dai telescopi di tutto il mondo. La supernova, chiamata 2010 PS1-10afx, doveva essere per forza di cose un nuovo tipo di esplosione, molto più potente di quelle conosciute. Da qui il fitto mistero che ha impegnato intere squadre di ricercatori. Ma dopo 4 anni di intensi studi ecco la risposta che non ti aspetti. L’intensa luce osservata nell’evento non era frutto di una violentisima esplosione, ma era così brillante perchè ingrandita di circa 30 volte da una lente gravitazionale lungo la linea di visuale. Con tutta probabilità una galassia posizionata tra la Terra e la supernova ha agito come una lente d’ingrandimento deformando lo spazio-tempo e ingrandendo la supernova che si trova a circa 9 miliardi di anni luce dalla Terra.
Le supernovae sono esplosioni stellari che si verificano nella fase finale della vita di una stella massiccia. Molto più massiccia del nostro Sole. Sono utilissime per misurare le distanze nell’universo e per comprendere il futuro di stelle di classe simile. Ciò che ha dirottato i ricercatori verso questa soluzione è stato il colore dell’esplosione, troppo simile a quelle già conosciute. Ora, accertata la presenza della lente gravitazionale, il passo successivo sarà quello di ottenere un’immagine della galassia ospite dal telescopio spaziale Hubble. La comprensione di questo tipo di lente potrebbe aiutare gli scienziati a saperne di più sulla natura dell’universo e a testare la teoria della relatività generale di Einstein. Lo studio è stato pubblicato nel numero di questa settimana della rivista Science.