Sindrome dell’intestino irritabile: cause, sintomi, diagnosi, terapia e prevenzione

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SINDROME INTESTINO IRRITABILENei Paesi industrializzati, nel corso dell’ultimo secolo, le malattie croniche sono sempre più  diffuse, causando, proprio perché molto frequenti, una forte sofferenza individuale e, per via dei loro elevati costi sociali ed economici, anche una grande sfida per il Sistema Sanitario Nazionale. Le malattie croniche gastrointestinali (Sindrome dell’Intestino Irritabile, dispepsia, malattia da reflusso gastroesofageo, stitichezza) sono, dopo le malattie osteoarticolari, i disturbi cronici più comuni. La Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS, Irritable Bowel Syndrome), in particolare, è una delle diagnosi più comuni effettuate in ambito gastroenterologico. La Sindrome non è ereditaria né contagiosa; incide prevalentemente nel sesso femminile, è di gran lunga più frequente nella razza bianca rispetto a quella nera.

SINTOMI: Essa  si presenta di solito con un fastidio o dolore addominale, che migliora dopo l’evacuazione; l’intestino può essere stitico, diarroico o di tipo misto (con alternanza di stipsi e diarrea). Spesso i pazienti subiscono una riduzione della qualità della vita, e più della metà di chi ne soffre lamenta debolezza ed affaticamento. I sintomi si riacutizzano con eventi stressanti, sia di tipo fisico (es. interventi chirurgici, infezioni virali o batteriche), che di tipo psichico (es. stress, separazioni, lutti); sono variabili da persona a persona; possono esserci meteorismo (eccessiva formazione di gas intestinali), flatulenza, nausea, mal di testa, senso di stanchezza generale. Il dolore può essere simile ad una colica ed interessare aree delimitate dell’addome, oppure continuo. Le feci hanno spesso l’aspetto di ”pillole”, talora con muco. In altri soggetti la diarrea senza dolore, improvvisa, successiva al pasto, è il sintomo principale. I disturbi possono essere aggravati da diete inadeguate, ansia, depressione, fumo, assunzione di bevande alcooliche, insufficiente esercizio fisico o stress. Gli episodi possono durare per giorni o mesi.

SINDROME INTESTINO IRRITABILE 1CAUSE: Le cause principali responsabili di tale Sindrome sono: un’alterazione dei nervi che controllano le contrazioni del muscolo o la sensibilità dell’intestino; l’aumento delle cellule enterocromaffini che producono 5HT (5-idrossi triptamina/serotonina), aumentando il rilascio di serotonina e proteasi che sono a loro volta responsabili della motilità dei plessi mioenterici; un aumento di progesterone che determina un rallentamento della normale motilità intestinale (non a caso questa Sindrome è più frequente nelle donne: i sintomi sembrano infatti aumentare durante il periodo mestruale e durante intensi periodi di stress); in molti soggetti è correlata ad un quadro psicologico ben preciso, colpendo persone con un profilo psichico caratteristico che va dal quadro dell’ossessivo, all’ipocondriaco, al fobico; dieta non equilibrata e irregolare; gastroenteriti; uso scorretto di antibiotici che alterano la normale flora batterica intestinale; uso inappropriato di lassativi che possono causare irritazione della mucosa intestinale; intolleranze alimentari misconosciute.

SINDROME INTESTINO IRRITABILE COPDIAGNOSI: La diagnosi si basa sulla classificazione dei sintomi ed è detta di “esclusione“, dato che i sintomi sono presenti ma non ci sono malattie organiche specifiche che li giustifichino. Se sono invece presenti anche sintomi definiti “di allarme” (insorgenza dopo i 50 anni, dimagrimento inspiegabile, anemia, febbre, sangue nelle feci, dolore che non migliora dopo l’evacuazione) è necessario procedere con indagini più approfondite che saranno indicate dal medico curante. Fra gli esami da eseguire per escludere altre cause dei sintomi vi sono: colonscopia, con cui viene esaminato l’intero colon, introducendo uno strumento flessibile con incorporata una telecamera e con un sottile canale attraverso il quale passare la pinza bioptica per eseguire piccoli prelievi di mucosa (biopsie) o per asportare polipi; tomografia computerizzata, che riproduce immagini degli organi interni a livello addominale e della pelvi; Breath test al lattosio (o test del respiro), un ‘esame utile per verificare la presenza di Lattasi, enzima necessario per digerire gli zuccheri (lattosio) presenti nei prodotti caseari (latticini). Se l’enzima è assente, l’ingestione di latticini può essere la causa di sintomi tipici della Sindrome dell’Intestino Irritabile e l’eliminazione degli alimenti contenenti lattosio può risolvere i problemi; esami del sangue per la malattia celiaca( quest’ultima si può presentare con sintomi simili alla Sindrome dell’Intestino Irritabile).

SINDROME INTESTINO IRRITABILE FARMACITERAPIA: Passiamo alla terapia: a coloro che soffrono di stipsi verranno suggeriti integratori, lassativi o procinetici a seconda del tipo di stipsi. In caso di diarrea, invece, sono utili probiotici (fermenti lattici), antibiotici non assorbibili (es. rifaximina), anti-infiammatori intestinali (es. mesalazina). Nei casi di meteorismo ed eccesso di gas intestinali efficaci enzimi digestivi, integratori a base di probiotici, piante carminative (es. camomilla, melissa, cumino). Inoltre: integratori a base di fibre e lassativi osmotici. I farmaci antidiarroici devono essere utilizzati, con cautela e sotto controllo medico, nei casi di diarrea; i farmaci antispastici (o anticolinergici) alleviano i dolori e gli spasmi intestinali, esercitando anche azione anti-gonfiore ma, se assunti ad alto dosaggio, possono peggiorare la stipsi; i farmaci antidepressivi aumentano i livelli disponibili di serotonina, che è il neurotrasmettitore maggiormente coinvolto nell’asse cervello-intestino, modulando sia la motilità che l’umore; i farmaci ansiolitici sono utilizzati di solito nei casi di dolore spastico (crampi) intestinale aggravato da stress psico-fisici.; gli antibiotici non riassorbibili, vengono utilizzati per contrastare una contaminazione batterica del piccolo intestino che spesso può essere alla base di sintomi quali gonfiore, dolore e meteorismo. Diverse terapie complementari si sono dimostrate efficaci nella cura della Sindrome dell’Intestino Irritabile (es. agopuntura, terapia cognitivo comportamentale e tecniche di rilassamento)

SINDROME INTESTINO IRRITABILE 2PREVENZIONE: Essendo la Sindrome dell’Intestino Irritabile un disturbo tendenzialmente ad andamento cronico o ricorrente, chi ne soffre deve abituarsi a convivere con i suoi sintomi che comunque sono controllabili da una buona conoscenza degli stessi. Cambiare lo stile di vita, eliminare lo stress e imparare a combatterlo, rappresentano i modi principali per prevenire l’intestino irritabile. A ciò si aggiunge una regolare attività fisica per allieviare lo stress e migliorare la funzionalità intestinale. E’ opportuno capire quale cibo crea problemi, in modo da eliminarlo dalla dieta. I pazienti che soffrono di diarrea, dovrebbero eliminare cibi che causano feci molli o gonfiore (es. latticini, lievito di birra, bevande gassate, fibre ecc). Se si soffre di stipsi è necessario, al contrario, aggiungere più fibra ai cibi, mangiando cereali, verdura e frutta (senza sbucciarle), riso integrale, yogurt naturale di probiotici vivi, pesce e pollame. Anche l’aglio è utile, favorendo la digestione e scomponendo le tossine nell’intestino.

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