Terremoti e rischio sismico: adesso Giampaolo Giuliani se la prende anche con MeteoWeb…

MeteoWeb

giulianiDa sempre l’intento di MeteoWeb è stato quello di diffondere una più che corretta informazione, stimolando l’opinione pubblica ad una riflessione e ad un confronto sul reale significato della ricerca scientifica, sui suoi risultati ed anche sui suoi inevitabili rischi. A tale proposito, nei giorni scorsi, si è voluto intraprendere un interessantissimo “viaggio” alla scoperta dei misteri di uno fenomeni naturali più temibili per l’essere umano: il terremoto. Abbiamo voluto interpellare i maggiori esperti in materia (Quattrocchi, Mugnos, Del Pinto, Arboretti) al fine di chiarire, una volta per tutte, la questione della prevedibilità o meno di un sisma. Da un lato c’è Giampaolo Giuliani con il “suo” radon e, dall’altra, tanti, tantissimi, scienziati che considerano non valida scientificamente la teoria dello stesso Giuliani.

Giampaolo Giuliani
Giampaolo Giuliani

Probabilmente questo genere d’informazione (corretta) può aver dato fastidio, e non poco, a colui in quale crede di poter prevedere i terremoti, tanto da spingerlo a dichiarare che, con tanto di comunicato ufficiale sul proprio sito, “…alcuni ricercatori stanno al gioco di MeteoWeb…“.  Ci dispiace contraddire il Sig. Giuliani ma, purtroppo (o per fortuna!), il giornalismo, volente o nolente, è l’insieme delle attività e delle tecniche (redazione, pubblicazione, diffusione, ecc.) volte a diffondere e a commentare notizie tramite ogni mezzo di pubblicazione. MeteoWeb non ha alcun “gioco”, si affida agli esperti del settore e riporta il loro parere.
Per correttezza professionale che, da sempre, contraddistingue la redazione di MeteoWeb, riportiamo integralmente la replica di Giampaolo Giuliani ai nostri articoli pubblicati nei giorni scorsi….

Gent.mo A. Ruggieri di MeteoWeb, spero mi permetterà di rispondere a quanto apparso sull’articolo in questione. Vorrei commentare e precisare alcune delle affermazioni della Dr.ssa Fedora Quattrocchi, esperta Sismologa dell’INGV e quelle apparse nell’articolo successivo dell’11 Aprile, dove alla solita Quattrocchi, si accoda un vero e proprio pool di esperti, quali: Dr Warner Marzocchi, Dr. Alessandro Amato, Dr.ssa Concetta Nostro e Dr. Antonio Piersanti, il fior fiore della sismologia italiana. Persone di cui non godo la benché minima fiducia scientifica, perché da sempre arroccati dietro una cortina totalitarista, chiusi alle esigenze del paese e delle persone. Il rapporto con i dipendenti, con altri Enti di ricerca, con il mondo esterno all’Ente, è stato sempre gestito con massimo distacco, arroganza, prepotenza e scelte scientifiche globali non corrette. Warner Marzocchi ricordi il suo atteggiamento nei miei confronti nel giorno in cui fui ascoltato dalla Commissione Internazionale Presieduta dal prof. Thomas Jordan, presso la Scuola della Guardia di Finanza di L’Aquila. Il Dr. Antonio Piersanti ricordi lo show messo in atto all’AGU di S. Francisco, Dicembre 2009, dove mi chiese davanti al mondo scientifico Internazionale, di abiurare le mie dichiarazioni sulla prevedibilità deterministica dei terremoti, mettendo in grave imbarazzo tutti i presenti. A 5 anni dal forte terremoto aquilano, dopo un lungo periodo di silenzio, speravo avessero dimenticato il nome di Giampaolo Giuliani e la ricerca sui precursori sismici, rilevati attraverso il monitoraggio del gas Radon. Ricordo al lettore che Giampaolo Giuliani, ricercatore scientifico, è anche Presidente dell’omonima Fondazione Permanente G. Giuliani (ONLUS) che tra le diverse attività umanitarie, senza scopo di lucro e sostenuta con risorse proprie, promuove la ricerca della Fisica della Terra attraverso lo studio di elementi chimici, fisici e multidisciplinari che possono portare ad una previsione deterministica del fenomeno tellurico. Sento quindi il dovere di ricordare alla Dr.ssa Fedora Quattrocchi e al pool di esperti sopra menzionati che quanto da lei asserito nei punti 1, 2 e 3 del suo preambolo, che riporto fedelmente, “In questi anni la ricerca si è sempre di più fortemente proiettata sulla comprensione del “processo di preparazione del terremoto”, attraverso studi, ricerche ed investimenti di soldi pubblici …. semplicemente “sensibilizzare” ed “intimorire” la popolazione al fine di ottenere, appunto, fondi pubblici per il monitoraggio” …. “Il rischio maggiore, infatti, sarebbe proprio quello di “stremare” le casse di tanti Comuni situati in zone ad alto rischio sismico, che provvedono magari a tali “acquisti” per costituire  – a fatica – delle mini-reti di monitoraggio inutili (se non dannose) ed il cui provento finirebbe, come per magia, nelle mani di gente senza scrupoli” riguarda solo ed esclusivamente le vostre coscienze, il vostro modo di operare, il vostro senso di responsabilità, la vostra onestà scientifica, visto che è il vostro ente, L’INGV, e Voi stessi che usufruite ed avete sempre usufruito per più di 25 anni di fondi pubblici.
Milioni e milioni di denaro del contribuente italiano e quindi anche denaro mio. Né io, né la Fondazione G. Giuliani abbiamo mai avuto un solo centesimo in 14 anni di ricerca. Ribadisco, una ricerca sostenuta solo ed esclusivamente con risorse proprie personali e sacrifici miei, della mia famiglia, di amici e colleghi che hanno da sempre creduto nel lavoro fin qui condotto. L’Italia ed il mondo intero, visto che mi ponete tra “gli uomini senza scrupoli”, devono sapere chi e quali uomini in realtà siano senza scrupoli! Ciò che io sono può essere visto da tutti suwww.fondazionegiuliani.it che dà un’idea della storia, delle collaborazioni scientifiche nazionali, internazionali e dei programmi che la Fondazione promuove. I miliardi di fondi elargiti dai contribuenti al vostro ente in 30 anni, quali risultati hanno prodotto sulla ricerca dei precursori sismici in Italia? ZERO! Quale preparazione preventiva hanno prodotto sulla popolazione? Zero! I miliardi di fondi ottenuti per la vostra ricerca, quanti uomini hanno salvato dal terremoto? Zero!! Io con la mia ricerca senza fondi, la notte del 6 Aprile 2009 ho salvato più di 350 persone. Con la vostra etica professionale, quella notte avete fatto 309 morti. E vi spiego come: il 29 Marzo 2009 alle ore 13:15 il Sindaco Fabio Federico, di ritorno a Sulmona da Roma, chiama al telefono Bernardo De Bernardinis dicendogli che mi aveva appena contattato telefonicamente e voleva sapere da Boschi come si sarebbe dovuto comportare con me, visto che ci saremmo dovuti risentire. Il suo ex Presidente gli consigliò di andare dal Procuratore di Sulmona e denunciarmi per procurato allarme, qualsiasi fosse stata la mia risposta e dire al Procuratore che gli avevo preannunciato per quella sera a Sulmona un evento catastrofico. Per la cronaca, e per fortuna, in molti ascoltarono la risposta che detti al Sindaco Fabio Federico, e questa fu che potevano stare tranquilli, perché fino alla mezza notte a Sulmona non si sarebbe verificata nessuna scossa, neanche piccola. Per dopo la mezzanotte bisognava comunque attendere i successivi aggiornamenti. E così fu. Nonostante ciò, il bravo Fabio Federico, quella sera, seguì il consiglio di Enzo Boschi depositando denuncia alla Procura di Sulmona con conseguente avviso di garanzia. Riflettete un attimo! Se non fossi stato colpito da avviso di garanzia, forse quella notte di 7 giorni dopo, tutti quei morti non ci sarebbero stati. Domanda: E’ forse questa l’etica di cui parlava? In quei giorni al dr. Warner Marzocchi non parve vero di denigrarmi, con questa falsa accusa, sulle riviste internazionali scientifiche di Nature, Science e su tutte le interviste che rilasciò in quei giorni, pur essendo a conoscenza della verità. Questa è etica secondo voi? Per quattro anni ho presentato articoli a riviste internazionali come Science, Nature, Radiation Mesureaments ed altre ancora. Puntualmente rigettate. Ci sono voluti due bravi scienziati per aprirmi gli occhi: Randy Sheckman, premio Nobel per la medicina nel 2013, dalle pagine del quotidiano britannico Guardian ha recentemente criticato con durezza la «tirannia» imposta da autorevoli riviste internazionali come Science e Nature. L’accusa? Danno spazio alla ricerca «alla moda», spendibile sul mercato della notizia, a discapito di quella di qualità, creando gravi distorsioni nel processo di produzione scientifica. Randy Sheckman mi consigliò di seguire la strada del silenzio e della discrezione, allontanandomi dal potere della Longa Manus dei potenti scienziati italiani.L’altro consiglio mi è venuto dal grande maestro Galileo Galilei, seguendo il suo esempio spedii l’articolo in un paese lontano, fuori dal potere dell’INGV, che nel mio caso, sembrò incarnare i metodi  paragonabili a quelli della Santa Inquisizione. Presentai l’articolo ad una rivista che lo avrebbe letto, giudicato, referato e, se corretto, pubblicato. Così lo scorso Dicembre 2013 finalmente l’articolo sul Radon di Giampaolo Giuliani venne alla luce. La chiamate etica questa? Per la cronaca la rivista è: “Journal International Application & Science” Il titolo: “Gamma Detectors for Continuous Monitoring of Radon” e fino a questo momento di articoli scientifici pubblicati ne ho 3. Ora spero che Antonio Piersanti ed altri smettano di criticare la mia ricerca senza aver mai visto lo strumento, senza sapere come funziona, senza mai aver osservato una sequenza di dati scientifici e senza aver mai visto i dati che giungono da tutte le stazioni oggi distribuite sul pianeta Terra. Ritengo quindi che per l’ennesima volta hanno perso l’opportunità di mostrare un comportamento elegante, dignitoso e corretto nei confronti di chi lavora con onestà e dignità gettandogli invece addosso fango pur non avendo conoscenza dei fatti. Non ho presentato richiesta di finanziamenti pubblici né ho intenzione di farlo per portare avanti i progetti della Fondazione che evolve riscuotendo successi in Italia e nel mondo, con grande soddisfazione per tutti coloro che vi prestano lavoro.

Giampaolo Giuliani
Presidente Fondazione Giuliani Onlus

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