Violento terremoto di magnitudo 8.2 in Cile: adesso si teme il vero “big one” [FOTO]

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terremotocile02E’ di sei morti, centinaia di migliaia di persone evacuate e numerosi danni il bilancio del terremoto di magnitudo 8.2 che ha colpito la costa settentrionale del Cile alle 20:46 ora locale (l’1:46 di notte in Italia). La presidente, Michelle Bachelet, ha dichiarato lo stato di calamita’ naturale nelle zone colpite, dove sono stati schierati militari e reparti di polizia per garantire la sicurezza.

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Bachelet sorvolera’ l’area per valutare i danni e ha assicurato che saranno ripristinate al piu’ presto le strade interrotte dalle frane. Le forze di sicurezza locali stanno cercando centinaia di detenute fuggite da un carcere femminile nella zona mineraria di Iquique, vicino all’epicentro del sisma. L’allerta tsunami e l’intensita’ della scossa hanno fatto temere un numero di vittime molto piu’ elevato tra la popolazione, rassegnata all’arrivo del ‘big one’ nella zona piu’ esposta ai terremoti di tutto il mondo. Dopo il forte sisma, sono state registrate nella notte numerose scosse di assestamento, la piu’ forte di magnitudo 6.2. L’insolita frequenza di terremoti nelle ultime settimane ha portato le autorita’ cilene a rafforzare le procedure di emergenza, mentre la popolazione delle aree costiere sta facendo riserva di alimenti di prima necessita’ e si prepara a un’eventuale evacuazione. “Il governo del Cile sta lavorando duramente per aumentare la consapevolezza della popolazione che vive lungo la costa rispetto alla minaccia degli tsunami e su cosa fare in quel caso“, ha spiegato Steven Godby, esperto nella gestione dei disastri alla Trent University di Nottingham. “Dopo il terremoto e il successivo tsunami del febbraio 2010, in cui morirono piu’ di 500 cileni, sono state compiute numerose esercitazioni che hanno contribuito a tener ben presente nella loro mente la minaccia dello tsunami“.

terremotocile01IL PRECEDENTE DEL 27 FEBBRAIO 2010: UNA SCOSSA DI MAGNITUDO 8.8 – A poco piu’ di quattro anni dal devastante terremoto che mise in ginocchio il Cile, una nuova forte scossa ha fatto di nuovo tremare il Paese. Era il 27 febbraio 2010 quando un terremoto di magnitudo 8,8 colpi’ il Cile alle 3.34 ora locale (le 7:34 italiane), provocando 524 vittime e 25 dispersi. L’epicentro del sisma, che duro’ 2 minuti e 45 secondi, fu localizzato a Cobquecura e le zone maggiormente colpite furono le regioni di Valparaiso, quella metropolitana di Santiago, O’Higgins, Maule, Biobi’o e La Araucani’a, dove vivono piu’ di 13 milioni di persone. La scossa, che avvenne mentre era ancora presidente Michelle Bachelet (rieletta a dicembre), cui subentro’ pochi giorni dopo, l’11 marzo, Sebastian Pinera, fu la piu’ forte al mondo dopo il maremoto dell’Oceano Indiano del 26 dicembre 2004. A causa del sisma, che provoco’ onde alte diversi metri e scateno’ un immediato allarme tsunami, crollo’ il muro di una prigione di Chillan, a sud della capitale Santiago del Cile, permettendo a 209 detenuti di scappare dal carcere. Proprio come oggi: circa 300 detenute sono evase dal carcere femminile di Iquique nella confusione seguita al terremoto. Per diversi giorni, alla forte scossa ne seguiono altre di assestamento, una delle quali, di magnitudo 7.2, proprio pochi minuti prima del giuramento del presidente Pinera. Il terremoto, constatarono gli scienziati della Nasa, fu cosi’ potente che sposto’ l’asse terrestre e di conseguenza accorcio’ la durata delle giornate. Il cambiamento, seppur minimo, sarebbe permanente, con una riduzione di 1,26 microsecondi della durata di un giorno. Gli aiuti al Paese arrivarono da tutto il mondo e non mancarono gli appelli a sostegno della popolazione.

A corredo dell’articolo alcune foto di oggi in Cile dopo la forte scossa:

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