Stiamo parlando con particolare attenzione da ieri della pericolosa ipotesi di forte maltempo al Sud Italia nei primi giorni di giugno a causa di un profondo ciclone Afro-Mediterraneo che potrebbe colpire le Regioni meridionali proprio tra lunedì 2 e mercoledì 4.
Gli aggiornamenti di stamattina, molto attesi per fare ulteriore chiarezza sull’evoluzione meteo, in realtà ci forniscono un quadro molto confuso come dopotutto è normale per una previsione sul filo del rasoio. Le perturbazioni Afro-Mediterranee, infatti, sono quelle più imprevedibili e difficili da inquadrare in un’analisi meteorologica, e così sarà anche stavolta.
Dopotutto è confermata l’impressione che avremo a che fare con un evento di particolare rilevanza, già solo per il fatto che stiamo parlando di una così lunga e pesante ondata di maltempo che si prospetta per i primi giorni di giugno e non – come sarebbe più normale – per un periodo autunnale o primaverile.
In questo momento della stagione, infatti, è molto raro che cicloni così profondi attraversino il Mediterraneo e il nord Africa, solitamente già inglobato nella cappa rovente degli anticicloni forieri dei primi periodi stabili e soleggiati. Ma il tempo sta facendo le bizze in questa fine di maggio, e anche inizio giugno non sarà da meno.
Come possiamo osservare dalle immagini a corredo dell’articolo, il ciclone Afro-Mediterraneo nascerà tra Spagna, Marocco e Algeria nel pomeriggio di domenica 1 giugno a causa della discesa di una saccatura fredda proveniente da nord/est.
Attenzione, però, alla traiettoria del ciclone: non è ancora chiaro se attraverserà il Canale di Sicilia verso il Sud Italia, risalendo poi verso la Puglia, o se invece rimarrà molto più a Sud costeggiando il nord Africa dalla Tunisia alla Libia. In ogni caso al Sud avremo un inizio di settimana all’insegna del maltempo, con forti venti, piogge e temporali, ma se sarà solo un maltempo “normale” con piogge moderate e instabilità diffusa oppure se, invece, si verificheranno piogge torrenziali e violenti temporali con accumuli considerevoli oggi non siamo ancora in grado di dirlo. Dipenderà tutto dalla traiettoria del vortice ciclonico: 300 chilometri più a nord o più a sud potrebbero cambiare tutto.
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