Parallelamente, il primo ministro serbo Aleksandar Vucic deve presentare nella giornata ad alcuni donatori internazionali, tra i quali la Banca mondiale, un quadro dei danni subiti da suo paese, centinaia di milioni di euro, secondo le prime stime.
Il villaggio di Baric, sulla Sava, ad alcuni chilometri dalla città di Obrenovac, una delle più toccate dalle inondazioni, era stato evacuato all’alba di sabato scorso, ma ora non pare più minacciato dalla piena. L’alluvione dei giorni scorsi ha provocato, in tutta la regione, ha provocato una cinquantina di morti. Nel quadro del disastro si aggiungono danni materiali importanti alle proprietà private e ai sistemi pubblici. “Le nostre perdite sono enormi, il sistema energetico, da solo, registra danni che superano i 250 milioni di euro”, ha spiegato il capo del governo. La ferrovia che collega la Serbia al porto montenegrino di Bar, la cui importanza per l’economia serba è strategica, sarà impraticabile per almeno un altro mese. Di conseguenza, le esportazioni della fabbrica di automobili di
Alluvione nei Balcani: “enorme catastrofe”, le acque si ritirano lasciando il disastro
MeteoWeb