Alluvione Balcani, drammatiche immagini del disastro. Piena del Danubio attesa a Belgrado

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Il comune di Belgrado ha completato i rinforzi sugli argini dei corsi d’acqua in previsione dell’arrivo dell’ondata di piena del Danubio annunciata dai meteorologi. Lo ha dichiarato il responsabile dell’ufficio per la gestione degli affari cittadini, Goran Vesic,secondo quanto riporta la stampa locale. Sono stati istituiti controlli, ha detto Vesic, 24 ore su 24 ogni 500 metri presso i letti dei fiumi per verificare il livello delle acque. “Speriamo – ha aggiunto – che non ci siano problemi. Secondo i calcoli, le protezioni che abbiamo posizionato sono piu’ alte dell’ondata che stiamo aspettando”. Nel corso della notte, ha infine reso noto Vesic, sono stati rinforzati anche gli argini dei corsi d’acqua presso Obrenovac, comune dell’area metropolitana di Belgrado che ha subito i maggiori danni.

Il presidente serbo Tomislav Nikolic inviera’ oggi degli aiuti nelle zone colpite dalle alluvioni. Secondo quanto riporta un comunicato della presidenza serba della Repubblica, gli aiuti sono indirizzati ai cittadini di Smeredevska Palanka, una delle localita’ piu’ colpite dalla calamita’ naturale. Il capo dello stato fara’ contestualmente visita alle frazioni del comune in maggiore difficolta’, oltre che all’acquedotto cittadino. Nei giorni scorsi Nikolic aveva gia’ inviato degli aiuti, raccolti con un appello personale e successivamente indirizzati ai luoghi piu’ danneggiati.

Il Papa in un “appello” per le alluvioni in Bosnia, Erzegovina eSerbia, ha segnalato che “purtroppo la situazione si e’ aggravata” e ha auspicato che “non manchi a questi nostri fratelli la nostra solidarieta’ e il sostegno concreto della comunita’ internazionale”. “Il mio pensiero – ha detto il Papa alla udienza generale – va ancora alle popolazioni di Bosnia e Erzegovina e Serbia, duramente colpite da allagamenti e inondazioni, con perdite di vite umane, numerosi sfollati e ingenti danni. Purtroppo – ha sottolineato – la situazione si e’ aggravata, pertanto vi invito a unirvi alla mia preghiera per le vittime e per tutte le persone provate da questa calamita’. Non manchi a questi nostri fratelli la nostra solidarieta’ e il sostegno concreto della comunita’ internazionale. Tutti insieme vi invito a pregare la Madonna per la popolazione di Bosnia Erzegovina e Serbia”. E il Papa e i fedeli hanno recitato una Ave Maria per queste popolazioni.

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